Astronomia e Feng Shui

Fabio Petrella


 

In tutte le antiche civiltà grande importanza veniva attribuita al culto dei morti. Non fa eccezione la Cina: dall’antico libro delle sepolture (IV sec. A.C. circa) sappiamo che il Feng-Shui veniva utilizzato per orientare le tombe. In alcuni recenti ritrovamenti di epoca neolitica nella provincia cinese di Henan sono state rinvenute, all’interno di un sepolcro, delle incisioni che rappresentano sul lato est un drago, sul lato ovest una tigre e al centro Bei Dou, la costellazione del Gran Carro.

Un’altra successiva immagine del cosmo, scoperta nelle tombe della dinastia Han, rappresenta la terra con la struttura quadrata di un cocchio, protetta da una copertura circolare che ricorda la volta del cielo.

Una delle prime scuole cinesi di “geomanzia” si chiama Kanyu, dove kan significa “volta” e yu significa “telaio”, con riferimento alla struttura del cocchio, e, nella accezione più larga, cielo e terra, rappresentati su due piatti rotanti, uno circolare (maschile) ed uno quadrato (femminile). Attorno ad essi venivano segnati i nomi delle 28 costellazioni dello zodiaco cinese, ripartite in quattro macro-costellazioni fondamentali, corrispondenti a quattro divinità cinesi: la Fenice porpora, il Drago ceruleo, la Tigre bianca e la Tartaruga nera. Al centro il Gran Carro, il trono di Shang Di, la divinità suprema. I due piatti costituivano un cosmografo, progenitore del compasso geomantico Luopan e servivano per calcolare il tempo e l’orientamento (spazio), secondo il principio dell’odierno planisfero.

Fondamentale importanza aveva la posizione del Gran Carro che serviva come riferimento per individuare la Stella Polare, indicatrice del nord della sfera celeste.

Quali sono i legami fra la struttura cosmica e il Feng-Shui?

Al momento dell’equinozio di primavera le quattro macro-costellazioni fondamentali dello zodiaco cinese si trovano allineate sull’orizzonte secondo i quattro punti cardinali, determinando un assetto energetico ottimale fra cielo e terra: è il momento di crescita dell’energia yang.

Il “drago” ha il compito di innescare il ciclo annuale portando il Qi dal cielo alla terra: è infatti nascente a est dell’orizzonte del cielo cinese al momento dell’equinozio primaverile.

Si spiega dunque la grande importanza che i quattro animali rivestono nella cultura cinese: sono le forme archetipiche delle quattro energie fondamentali su cui è costruito l’equilibrio, in continua mutazione, fra cielo e terra, o per dirla in altro modo, le rappresentazioni figurate degli assetti astronomici del sistema solare che rendono manifesta e visibile la dimensione spazio-temporale del ciclo terra-sole.

 

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