Antonio D'Alonzo Il Gabinetto delle Riflessioni |
Il Gabinetto delle Riflessioni è il luogo in cui avviene
la morte metafisica del profano. Il
rito di passaggio
dell’Iniziazione
si compone- alchemicamente- di tre fasi: a) la morte alla precedente condizione,
b)
la
latenza, c)
la seconda nascita.
Rispettivamente la Nigredo, o Opera al Nero, l’Albedo o Opera al Bianco, la
Rubedo o Opera al Rosso.
Il Gabinetto delle Riflessioni rappresenta il
solve et coagula della Nigredo; la
liquefazione del vecchio metallo (identità profana) in attesa della seconda
nascita alla condizione iniziatica, che avviene al momento del
sollevamento della
benda (la conunctio,
la fusione aurifera). Secondo I. Mosca, nel Gabinetto delle Riflessioni, «il
profano non si dà a delle riflessioni,
ma opera una riflessione nel senso di un
rovesciamento su se stesso con lo scopo di rinascere». Il Gabinetto delle
Riflessioni è un locale angusto, in cui pareti e soffitto sono dipinti di nero.
Sulla parete Est sono raffigurati il simbolo astrologico dell’Ariete, ed un
Gallo, che rappresenta l’elemento del Mercurio, annunciando la Luce al
recipendario (l’iniziando). Sotto il Gallo campeggia il motto,
«Vigilanza e Perseveranza»: un
richiamo alle qualificazioni necessarie per perseverare nel cammino iniziatico.
Infatti, immediatamente sotto, un’altra scritta annuncia che «se tu perseveri
sarai purificato dagli elementi, verrai fuori dall’abisso delle tenebre, VEDRAI
LA LUCE». Sulla parete Nord, sono dipinti il simbolo zodiacale del Cancro, uno
scheletro, l’acronimo V.I.T.R.I.O.L. (Visita
Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem) e i simboli
alchemici dello Zolfo e del Sale. Troviamo anche un ammonimento: «Se la tua
anima ha provato spavento NON andare più oltre» e il simbolo dell’Acqua. Lo
scheletro, per Mosca, rappresenta l’uomo che deve essere spogliato dai Metalli.
Il V.I.T.R.I.O.L. richiama il lavoro fisico e la ricerca interiore che attende
il futuro Apprendista. Lo Zolfo e il Sale sono, rispettivamente, lo Spirito e la
Materia. Sulla parete Ovest, il simbolo della Bilancia ed un nuovo ammonimento:
«se la curiosità ti ha condotto qui ESCI». Sulla stessa parte si trova la porta-
apribile dall’esterno- che conduce all’interno del Gabinetto, con uno spioncino
per controllare, in caso di necessità, le reazioni del profano: la porta rinvia
all’Athanor, il forno alchemico. In basso il simbolo dell’Aria. Alla parete Sud,
il segno del Capricorno, sotto il quale campeggiano una Falce e una Clessidra,
simboli del tempo che scorre inesorabile. Altro ammonimento: «se tieni alle
distinzioni umane VATTENE», sotto il simbolo dell’Aria. Sulla Parete Sud si
trova anche uno specchio, che rinvia l’immagine dello Scheletro della Parete
Nord, e un tavolino che contiene: un teschio ed alcune ossa umane, simbolo della
morte metafisica, una penna d’oca ed un calamaio di cristallo per il
“testamento” del profano, un candeliere
con cera d’api, una ciotola contenente Sale, una ciotola contenente Zolfo, una
ciotola contenente Sabbia, del pane secco, una brocca d’acqua, uno sgabello.
Annota ancora Mosca che la penna d’oca rinvia al regno animale, l’inchiostro al
regno vegetale, il calamaio di cristallo al regno minerale, infine la sabbia al
regno acquatico.