Il Richiamo del Maestro

 

Ram (Vincenzo Mura)

 

 

Il Maestro spirituale si affaccia nella vita di un individuo, in un periodo della sua maturazione in cui si sente il desiderio e si ha la necessità di approfondire certi fatti di cui si ha certezza interiore, ma che non è possibile dominare e chiarire con le sole proprie forze intellettive.

Questo stesso desiderio o esigenza è tuttavia, il Maestro interiore che, trovando sgombro il terreno da vari impedimenti per raggiunta maturazione, bussa con somma discrezione alla porta e... attende ! Ed ecco il primissimo contatto di cui si ha coscienza e che è, oltre un desiderio, una promessa.

Ed è allora che inizia la ricerca. Il desiderio posto nel cuore dal Maestro invisibile e ancora sconosciuto, c'invia alla ricerca di libri, di persone, di fatti, come guarigioni ottenute con mezzi non propriamente appartenenti alla scienza corrente con l'intento d'istruirsi, di saperne di più su certe cognizioni non di comune conoscenza.

Inizia a questo punto un fatto importante che determina il grado e il tempo della riuscita che può essere buona o meno buona; pronta o più protratta nel tempo, ma sempre proficua è positiva in quanto il desiderio ormai impiantato nel cuore, non lascerà mai più la persona scelta e seguiterà a stimolarla, a punirla anche nelle sue possibili deviazioni, come un destino muto ma operante, sia nella vita presente in cui ha intrapreso il cammino, e sia, se occorrerà, di vita in vita, nel tempo avvenire !

<< In ognuno di noi alberga una forza di espressione che tende verso il fine ultimo del Bene, e che tralascia di volta in volta, nel suo continuo progredire, le sue scorie precedenti, attratta irresistibilmente dall'Assoluto. Come avviene per i vegetali, anche noi dobbiamo seguire una gradualità di crescita, ma immancabilmente passeremo dal seme al fiore, fin quando non ci saremo espressi in ogni nostra potenzialità. Come il girasole cresciamo in libertà, mettendo una foglia dopo l'altra, finché la pianta non raggiunga tutto il suo fulgore... >>.

<< Nel nostro intimo vi è una forza che tende al progresso, e finché resterà in noi un soffio di vita, dovremo seguirla... >> (William Atkinson).

Questo fatto dell'incontro di possibili fonti informative, più o meno graduate ed efficaci, più o meno risolutive anche, è soggetto ad una Legge Cosmica, precisa ed inalterabile poiché è Legge di Attrazione e di Giu­stizia.  Legge che è in esatta analogia con lo stato di desiderio dell'aspirante e, in modo speciale, con quel tanto di desiderio che si è trasfor­mato in volontà attiva e fattiva. Questa volontà si trasforma ed è un Potenziale energetico che, inserito nella dinamica della vita, diventa come una calamita attrattiva di ritrovamenti e d'incontri, di eventi e di schiarite mentali e, anche di periodiche e analoghe estensioni di coscienza efficaci e adatte a stimolare sempre più il desiderio e la volontà di ricerca.

A questo punto, se la continuità non s'interrompe e la costanza vivifica la volontà, è chiaro che il suddetto potenziale energetico attrattivo, insediato nel cuore dell'uomo, aumenta in proporzione dell'intensità del desiderio trasformantesi, via via, in volontà. Ed è al lume di questa grande Legge che può essere compresa e interpretata la norma, esistente da sempre ed ovunque ripetuta come un'eco  « Quando l'allievo è pronto il Maestro si presenta ».

 

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In oriente le cose apparentemente vanno in altro modo in quanto il Maestro sembra essere a portata di mano e chi desidera dedicarsi alla vita e allo sviluppo spirituale, non fa altro che scegliere e invocare la bontà dello scelto Gurù (Maestro) perché voglia accoglierlo nel suo Ashram ( scuola o cerchia di discepoli) e seguire disciplinatamente le sue istruzioni.

Ma pure questi discepoli accettati, nonostante le apparenze esteriori, mentre sono persuasi di aver fatto una loro volontaria scelta, non hanno fatto altro che applicare la Legge di attrazione dirigendosi là dove il Potenziale di attrazione in loro contenuto, li ha condotti a loro insaputa e iniziano così il loro iter da Gurù a Gurù, secondo le loro peculiari esigenze e i loro progressivi raggiungimenti più o meno luminosi.

Ma, possiamo domandarci: Come mai vi è questa differenza tra noi e gli orientali ? La risposta è chiara poiché è chiaro che gli orientali sono una razza diversa dalla nostra e ogni razza ha linee di sviluppo sue proprie. Ogni razza ha la sua religione, i suoi costumi, la sua indole operativa nel mondo esterno: un comportamento suo proprio cioè che può inquadrare come preminenti gli interessi dello spirito, trascurando gli interessi e il progresso materiali.  Ed è questo il caso, ad esempio, degli Indù.

Vi sono però altre razze che per loro indole e natura, ma soprattutto, per il loro momento o fase evolutiva raggiunta, vale a dire per la loro attuale missione nel mondo, sono dedite al progresso scientifico e materiale, a procurare, per sé e per gli altri, sempre maggior benessere e conforto materiale.  Ed ecco la nostra società occidentale dedita al grande progresso materiale in apparenza ma rispondente a quel grandioso piano evolutivo che, sotto la suaccennata Legge di attrazione, sta oltrepassando tutte le barriere e avvicinandosi, a sua insaputa al Sacrario delle grandi Verità da cui derivano le sempre più inadeguate scoperte, poiché le grandi Verità fanno capo sempre a Leggi dominanti il pensiero e quindi tutti i fatti o fenomeni materiali. Le leggi sono nell'alto, ma ciò che è in basso è la manifestazione esteriore di ciò che è in alto.

In oriente si considera quasi peccato il non praticare il Raja Yoga o Yoga della mente, così come un cristiano praticante può considerare quasi peccato il trascurare le sue abituali pratiche o la messa domenicale.  Ciò che voglio far notare è che l'orientale si avvia direttamente a una pratica di sviluppo psichico a cui aggiunge gli elementi e sentimenti contenuti nella sua religione. L'occidentale pratica solo un creduto dovere religioso. Ciò, naturalmente, riferito alle masse non ancora mature per avviarsi decisamente all'estensione della coscienza mediante lo sviluppo spirituale: Il Maestro non ha ancora bussato alla porta del loro cuore. Ma dalla massa, ad uno ad uno e mano mano che maturano, il Maestro sceglie i suoi prediletti.

 

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L'iter che l'aspirante percorre non è, evidentemente uguale per tutti. Alcuni si fermano momentaneamente alla sola cultura acquisita sui libri; momento questo che può, talvolta, durare anche tutta una vita, pur rimanendo la via positivamente iniziata e non soggetta a essere perduta. Altri più sensibili possono incorrere in forme di medianità — in questo stadio sempre negativa in quanto la medianità è strettamente soggetta alla legge di attrazione ed è chiaro che si attraggono dai mondi interni elementi ed elementali pari allo stato spirituale del praticante. Si hanno così i responsi medianici dei Napoleoni barontici, dei Santi che non si sono mai santificati, di comandanti di navi spaziali o dischi volanti, ora di moda, che sì degnano d'inviare messaggi e avvertimenti alla frivola umanità... e via dicendo. La medianità è praticabile esclusivamente quando il contatto coi Mondi interni è diventato un raggiungimento per sensi­bilità ed estensione di coscienza guadagnata con assidua costanza, fedeltà e fatica, rettificando sé stessi ed elevandosi con giusto orientamento del cuore; dopo cioè, aver ritrovato quella Pietra Filosofale che permette l'accesso al Sancta Santorum spirituale di cui quello materiale del Tem­pio Ebraico era il simbolo.

Il serio ricercatore si dedica con costanza e, qui in occidente, solitamente approda a un Ordine o Associazione esoterica dove la Grande Tradizione è custodita; l'Armonia ritmica della Vita Solare è seguita in una analoga liturgia distesa nell'anno e dove ciascuno può trovare il docente adatto al suo livello di sviluppo e alle sue conseguenti aspirazioni. Ho detto vita solare ma intendo con ciò che la vita solare fisica è solo l'ultimo e analogo gradino della reale Vita Solare.

Questi sono i pochissimi che non hanno deviato durante il primo periodo di ricerca e vengono accolti ma messi in probazione.

Sono infatti ancora troppi e la cernita continua anche qui perché molti sono i chiamati ma pochi gli eletti : « Multorum vocatio, paucorum eletto ».

Colui che è stato accolto in uno dei Sodalizi o Associazioni esoteriche comprovate reali, si trova nella identica condizione dei discepoli dei Maestri Storici, come ad esempio i discepoli di Socrate, Platone, Pitagora, Khishna, Budda o Gesù. Non vi sono differenze di sorta essendo gli attuali Ordini occulti i custodi della Sapienza di allora e i continuatori degli insegnamenti di cui sono depositari e trasmettitori. Essi, come i Maestri fondatori, operano al di fuori e al di sopra di ogni e qualsiasi religione locale o ufficiale, ma le rispettano tutte e accolgono gli allievi provenienti da qualsiasi religione poiché tutte hanno il medesimo intento e tutte distribuiscono un cibo spirituale adattato all'indole, razza e livello evolutivo delle masse che le compongono, ma basato sull'unica Verità anche se necessariamente presentato, talvolta, in modo rudimentale per potere esser almeno in parte assorbito e accettato.

Per questo i Grandi Maestri di Sapienza furono spesso in contrasto con chiese e confessioni ufficiali e per questo anche gli attuali Ordini esoterici sono occulti e i loro appartenenti discretamente celati, in modo da non disturbare e non essere disturbati dai detentori di pubblici poteri spirituali (?) o temporali.

È chiara dunque la condizione raggiunta da chi viene accolto in un Ordine occulto ed è chiara la sua responsabilità verso l'Ordine, i confratelli ed i docenti del Sodalizio.

Il nuovo accolto viene messo in probazione per comprovarne la fedeltà, la costanza, l'aspirazione o grado di desiderio traducentesi in volontà fattiva e il rappresentante dell'Ordine che lo riceve rappresenta, per il momento, il suo Maestro, essendo egli il tramite attraverso il quale riceve un nuovo abito spirituale : quello dell'Ordine; l'insegnamento di Fratellanza e le primissime norme da seguire per iniziare il dilettoso, sì, ma faticoso cammino verso la propria realizzazione e maturazione spirituale.

Ci si domanda spesso : Che cosa si attende dal Maestro ? Ebbene, il Maestro, nell'accogliere qualcuno in probazione ha già dato una prima risposta, una prima indicazione sulla via da seguire, un primo cibo da pregustare.

All'accoglimento nella Fratellanza in molti Ordini occulti, il Maestro fa seguire l'abbraccio fraterno, simbolo di altissima norma da seguire nei rapporti verso il Maestro, verso i Confratelli, l'umanità e la vita, con la quale sta entrando in armonia.

Nel cuore del Maestro resta, problematico, un'interrogativo : Come germoglierà la semente gettata in questo cuore ? Come sarà accolto il Messaggio spirituale e in quale considerazione sarà tenuto ?

Se la risposta sarà positiva e risuonerà nel cuore dell'allievo, il Maestro interiore, quello che in un tempo ormai lontano, aveva bussato con discrezione alla sua porta, entrerà e cenerà con lui in perfetta unione e armoniosa risonanza col pulsare della vita universale perché si è addentrato e inserito nel dominio delle leggi dominanti l'armonia della vita nella quale entra e ne fa parte.

 


 

   

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