Messaggio a tutti i Fratelli e le Sorelle

 

Luigi Furlotti

 

A tutti i Fratelli e le Sorelle nel Martinismo Italiano,

Salute ! Pace e Prosperità !...

All'inizio di un nuovo anno, soddisfacendo un mio vivo interiore desiderio ed assolvendo un preciso dovere assunto nei riguardi di tutti Voi nel momento in cui ho accettata la funzione e la responsabilità di Capo dell'Ordine, Primo fra gli Eguali, non posso esimermi dal formulare l'augurio rituale acciocché l'anno che inizia Vi sia portatore di quel progresso nell'interiore maturazione e nel possesso della Gnosi ch'é posto a coronamento del travaglio cui ogni mortale è soggetto a fronte del Mistero dell'esistenza e che noi, tradizionalmente, definiamo come aspirazione all'integrazione.

 

<< Integrazione >> ! ...

Processo di vastissime proporzioni ch'è, giusto, uno dei momenti docetici del Martinismo !

In esso comprendiamo anche la conoscenza del fenomeno esistenziale, così come si rileva nel quotidiano divenire, e che noi, almeno fino ad un certo punto, poniamo al vertice delle conquiste da realizzare secondo una ben definita tradizione e la cui essenza va ricercata nella universalità delle Idee-Madri che debbono orientare il nostro spirito nell'ambito dell'indagine umanistica, verso la realizzazione dell'ordinato possesso della Vita del Pensiero, conseguendo la ricerca secondo una ben precisa fedeltà ed originalità.  Universalità delle Idee-Madri che penso di intendere sull'aureo tracciato della Storia del Pensiero, ovvero identificandola nella tradizione. Non è però da credere che l'affermazione a priori della fedeltà al principio Tradizionale abbia valore solo per se medesima. È implicito che limitando a ciò il nostro atto di fede staticizzeremmo un concetto che vuole e deve essere essenzialmente dinamico. Il principio Tradizionale implica necessità di manife­stazione e di adempimento nella circolarità delle apparenze ove i Centri Vitali dell'esistenza si trovano immersi e ciò perché dall'inconscio del loro essere si realizzi il trapasso al possesso cosciente, atto di conquista facitore del principio d'integrazione.

La Tradizione non ha nulla di sé che sia immobile né in relazione al passato né per un particolare concatenamento ad una determinata ese­gesi della problematica esistenziale. La Tradizione è piuttosto la somma di Pensiero nel significato globale della propria vivente Unità, la quale, proprio perché eternamente vivente, è, nello scorrere del tempo, valore dinamico di ripresa nel continuo divenire delle forze ideali come valore di un Eterno Presente. Penso di non essere in errore affermando dunque che il volto perfetto della Tradizione è la Conoscenza, che noi preferiamo definire la GNOSI, nella sua santità e perfezione.

Fratelli e Sorelle nella catena Martinista !...

Chiudendo il mio messaggio non trovo altra oggettivazione dell'augurio che Vi porgo dal profondo del cuore che l'invocazione rivolta al Grande Architetto dei Mondi ch'Egli voglia favorire, nell'anno che inizia, la Vostra personale, individuale conquista di Conoscenza, ciò che equivale, sostanzialmente, alla conquista della vera, autentica Pace !...



 

   

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