Zostriano

Erica Tiozzo


 

Nello gnosticismo, la psicanodia (l'ascensione dell'anima) è uno dei motivi portanti dell'intero sistema, una delle ragioni d'essere della metafisica gnostica, la meta dello dello gnostico praticante.

Il trattato "Zostriano", un testo piuttosto lungo, facente parte della collezione di rotoli rinvenuti a Nag Hammadi, illustra come sia possibile l'ascensione dell'anima affrontando e risolvendo il dilemma dell'antitetico rapporto teoria-pratica. Lo scritto, in uso presso alcuni gruppi (probabilmente, sethiani) racconta la vicenda di Zostriano, asceta e predicatore in una comunità gnostica.

Zostriano, già purificato dalla carnalità, dal desiderio mondano, oramai distaccato dalle lusinghe della mente, è ancora profondamente insoddisfatto del proprio percorso spirituale. I motivi di attrito con la sua comunità sono presto detti: laddove gli altri ripongono assoluta fiducia nella soteriologia del rito, egli invece avanza dubbi.

Zostriano si interroga sulla ritualità e la sua funzione perchè non arriva a comprendere se e quanto gli Eoni e l'esistente siano in rapporto: come l 'Esistenza, la Forma, la Beatitudine si sono formati nel mondo pleromatico, staccandosi dall'Ente Primo, e come e perchè influiscono sulla vita terrena di ogni essere umano?

L'origine, l'Essere, pensa Zostriano, ha una finalità, che è quella della Beatitudine. Perchè, allora, si chiede Zostriano, l'Esistenza, scaturita dal mondo degli Eoni incorruttibili, ha lasciato la sua sede di immota perfezione per originare la Forma?Perchè ciò che esiste, esiste?

E' una delle fondamentali domande della metafisica di tutti i tempi e di tutte le latitudini: i motivi di quella che Simondonne chiamerebbe "individuazione" psichica.

Zostriano non sa dare risposta a questi quesiti e dispera fino al punto di recarsi nel deserto, ove desidera porre fine alla sua vita con un gesto violento o lasciandosi morire d'inedia.

La sua disperazione attira l'attenzione di una delle Entità di luce che gli si manifesta rimproverandolo duramente per avere ceduto allo scoramento ed invitandolo a ritornare alla predicazione nella sua comunità.Per confortarlo, il messaggero gli offre un viaggio imperdibile: lo accompagna nel beato mondo pleromatico avvolgendolo in una nube.

Tutti gli Eonii, nel testo simili a nubi colorate, si lasciano attraversare e Zostriano ascende fino alla quaterna suprema, presentandosi da Anthrunios e Ephesech, che lo istruiscono dettagliatamente sulle relazioni intercorrenti tra il mondo di luce e il mondo sensibile.

Zostriano si è trovato davanti ad un interessante dilemma: la Gnosi può essere conquistata attraverso digiuni, sacrifici,rituali oppure tramite l'intellettualismo e la meditazione?

Il trattato sembrerebbe suggerire che teoria e pratica rimangono prive di vita, sono inutile lettera morta se per primi non si incarna l' Idea stessa della Gnosi.

La Gnosi non va vissuta; bisogna essere la Gnosi.

E per essere la Gnosi, per incarnarla, bisogna vivere il proprio Sè.

La scintilla di luce, il seme imperituro dello Spirito, è la vera Vita ed è la chiave di accesso alla trascendenza.

 E' come se la Gnosi fosse un'Entità vivente: bisogna esserlo, bisogna identificarsi in Essa per poterne avere esperienza.

Formule, scritti, detti, vanno trascesi: quest'assoluta esigenza di trascendere persino l'insegnamento, il libro sacro, la mediazione umana non può non ricordare gli sforzi di alcuni mistici posteriori, tra cui i renano-fiamminghi medievali, tutti protesi a superare lo stesso concetto di Divinità.

Non si possono adorare libri, uomini, eoni: persino l'attaccamento a questi potrebbe pregiudicare la possibilità di incontrare la propria Scintilla divina, quel Sè di emanazione divina che esiste da sempre ed è parte dell'Assoluto.

Rispetto ad altri trattati gnostici, ricchi di cosmogonie, formulari, miti, "Zostriano" riconduce all'essenza della pratica e ripropone il tema della salvezza in modo puntuale e categorico.

Qui non si negano la validità di testi e riti ma si consiglia, come in altri contesti moderni, di porre attenzione a non diventare servi di schematismi speculativi e feticci rituali.

Inequivocabilmente, la profondità e l'essenzialità di questo trattato di area sethiana smentiscono l'immagine di superstiziosi ritualisti che si era falsamente creata attorno ad alcuni gruppi gnostici.

L'operatività infatti è raccomandata quanto la speculazione, ci dice Zostriano, ma non esaurisce il percorso spirituale soteriologico che il vero gnostico deve compiere.

[Home]

 

Tutti i diritti sui testi qui consultabili sono di esclusiva proprietà di www.fuocosacro.com  e dei rispettivi Autori. Per qualsiasi utilizzo, anche non commerciale, si prega prima di contattarci fuocosacroinforma@fuocosacro.com

 

Logo di Fuoco Sacro Fuoco Sacro Web Ring By MilleNomi & Galahad