Khechari Mudra
 

Filippo Goti



 

Apocalisse 6:12 Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue,

Apocalisse 6:12 Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue,

Apocalisse 8:1 Quando l'Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio in cielo per circa mezz'ora.



Il termine composto Khechari Mudra significa chiusura della lingua, una posizione particolare di questo muscolo, che rivolto verso l'interno solletica la parte molle del palato, attraverso un movimento ritmico e continuo. E' interessante annotare come nella tradizione induista rivolgere all'interno della gola la lingua, è un segno di devozione a Ganesh, la divinità con la testa di elefante. Ed è proprio in relazione alla testa, e con maggior precisione a della ghiandole che in essa si trovano, che tale mudra acquisisce di significato. Ganesh è una divinità antropomorfa, che proprio nella “diversità” della testa trova la propria peculiarità esteriore, e attraverso questo mudra è in tale zona che andiamo ad operare, alla ricerca di un cambiamento interiore.


Nella sua veste operativa Il Khechari Murdra rappresenta un connubio di due tecniche, l'una riconducibile al Tantra e l'altra all'Hatha-Yoga, che sfociano in una pratica autoerotica molto particolare. In questo mudra la lingua non rivolge la propria punta verso l’esterno, ma verso la parte molle del palato venendo sospinta nella regione naso-faringea, e attraverso una stretta coordinazione con il respiro la stimola. Attraverso una pratica giornaliera, non indolore, possiamo vedere come la lingua acquisiste maggior capacità di estensione e articolazione.

La lingua è l'estremità del caduceo interno, un canale di energia, come il pene, e attraverso di essa l'energia viene indirizzata, oppure in essa trova un ponte per irrorare direttamente una specifica zona corporea. Inoltre il Khechari mudra porta alla chiusura dello sfintere anale, attuando nei fatti una chiusura ermetica.

Se la lingua è il pene, la zona molle del palato è la vagina che riceve adeguato stimolo, e fecondazione: la coda del serpente alchemico si raccoglie nella testa del serpente, chiudendo il cerchio e rendendolo sacro.

Fondamento di questa pratica è quello di stimolare le ghiandole poste nella regione cervicale, e direttamente corrispondenti a tale posizione, in modo da aumentare la produzione di determinate sostanze chimiche, in grado di agevolarci nella percezione delle realtà sottili. Nella base del cranio, e più precisamente nella sella turcica dell'osso sfenoide è collacata l'ipofisi, o pituitaria, che stimola la produzione di spermatozooi nell’uomo, e nella donna la maturazione dei follicoli. Questa ghiandola è centro di regolazione della vita endocrina e secerne l'ormone somatotropo, la prolattina, l'ormone adenocorticotropo, l'ormone tireostimolante, e altri. Oltre all'ipofisi, abbiamo, annessa all'encefalo, un'altra ghiandola a secrezione interna: la pineale, che in alcune culture misteriche veniva strappata a coloro ai sacrificati alla divinità e assorbita dai sacerdoti, per divinare il futuro, o entrare in stati alterati di coscienza. Tali ghiandole rappresentano la radice energetica, il ponticello, posto fra il corpo fisico, la mente e l'anima, assieme alle ghiandole sessuli, trasmutano le energie grossolane, in energie sottili; ponendole a disposizione della volontà e il genio dell'operatore. In parche parole sono intimamente collegate alle ruote superiori.

Edè proprio la pineale a sostenere direttamente la stimolazione del massaggio orale, provocando il secernimento, non immediato, di un particolare nettare che contiene la serotonina, precursore delle endorfine: la sostanza psicotropica prodotta dal corpo umano. Si constata, infatti, che uno degli effetti riconducibili a questa pratica, risulta focalizzarsi nella dilatazioni delle percezioni, e in un maggior ricordo dell’attività onirica fin dalle prime sedute: portandoci a navigare nello spazio del nostro mondo interiore.

Inoltre attraverso il Khechari Mudra riusciamo ad arrestare la cantilena della mente, il chiacchiericcio interiore, e ci induciamo in uno stato di rilassamento e di abbandono.


 

Presupposto: Attraverso determinate pratiche sollecitiamo coscientemente dei cambiamenti del nostro stato coscienziale e conoscenziale. Il corpo umano è il Tempio Sacro di cui noi siamo l'unico sacerdote.


 

Corollario: Di niente abbiamo necessità che sia posto oltre noi stessi.


 

Localizzazione:
N
ella cavità retrostante il palato vi sono la ghiandola pineale e la ghiandola pituitaria. Che secernano importanti sostanze regolatrici del sistema endocrino.

Tecnica:
Chiudere la bocca, portare all'indietro la lingua il più possibile, e per più tempo possibile, massaggiando ritmicamente la parte molle del palato. Fino ad ottenere una secrezione dolciastra, chiamata nettare degli dei. Negli stati avanzati della pratica possiamo raggiungere uno stato di alterazione della percezione. Sospendere la pratica se si avverte una secrezione amara.

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