Ham Sah

a cura di: Filippo Goti

La pratica del mantra Ham Sah è particolarmente indicata per colui che opera ad un solo vaso, oppure per una fase preparatoria al lavoro alchemico di coppia. Attraverso questa pratica è possibile permettere una consapevolezza, da parte dell'operatore, della colonna centrale del Caduceo di Ermete, come indispensabile vettore dell'energia sessuale. Energia che, attraverso detto viatico, risale dalla Chiese dal vibratorio più inteso, verso le Chiese dal vibratorio più sottile: E' il percorso, che segna la rinascita della Fenice.

 

Ma la vera ragione prima del mantra Ham Sah, risulta essere quella di diffondere atomi solari lungo il caduceo interno, in modo tale che eliminino possibili blocchi, formatisi a causa della mancanza di lavoro esoterico durante questa e le precedenti vite. Il corpo centrale del caduceo è il canale attraverso cui l'energia trasmutata si diffonde lungo tutta l'estensione del corpo occulto, e viene destinata alla ricostruzione del nostro veicolo mistico: l'anima, attraverso la quale possiamo compiere il grande viaggio per ricongiungerci al divino.

 

Fornisco i seguenti consigli per meglio apprezzare l'utilità e la potenza del matra:

 

1. Immergersi nella penombra in un luogo silenzioso e appartato.

2. Rilassarsi profondamente, centrandosi il respiro sul battito cardiaco.

3. Prendere confidenza con il proprio corpo, spostando l'attenzione e localizzandolo su singole parti di esso.

4. Visto che è rivolto alla trasmutazione, è bene che sia presente qualcosa da trasmutare, quindi evitare l'emissione del seme nei giorni precedenti.

                            5.  Ripetere il ciclo delle insipirazioni-espirazioni almeno 7 volte, ma in realta' non c'e' un limite.

                             6. Osservare lo scioglimento di eventuali blocchi che sono
il segnale della corretta pratica.

 

 

HAM

SAH

fase di inspirazione, da praticare nel silenzio.

fase di espirazione, una "s" molto sibilante, e un colpo secco finale per "ah".

Visualizzate un'onda di energia azzurra che risale il Caduceo di Ermete, lungo tutta la sua estensione. Dal basamento della colonna vertebrale, fino al terzo occhio. ( Percorso: da Muladhara, Chiesa di Efeso, a Anja, Chiesa di Laodicea )

Visualizzate un'onda di energia azzurra, che dal terzo occhio, discende fino al plesso cardiaco (da Anja Chiesa di Laodicea, a Anahta, Chiesa di Tiatira )

 

 

 

 

 

 

La posizione proposta di fianco, risulta essere quella maggiormente indicate, nell'esercitare la pratica del HAM SAH.

 

Il caduceo interno risulta essere ben disteso lunga la sua naturale estensione. Mentre il primo corpo sottile, o Chiesa Intima, è a contatto con l'elemento di appartenenza ( la terra ).

 

L'adepto si deve disporre come una pietra in un fiume. Ne è parte, ma è anche realtà a se stante.

 

E' consigliabile una profonda pratica di rilassamento, in modo tale da porre nel silenzio la mente, e liberarsi di tutte quelle nefaste influenze che provengono dal covo di serpenti che sono rappresentati dai pensieri.

 

Durante la pratica visualizzare il flusso del respiro come una corrente energetica di colore azzurro, oppure bianco.

In conclusione vorrei sottolineare alcuni punti sia operativi

Per quanto ho potuto vivere e osservare in praticanti, può accadere qualche isolato colpo lungo la colona vertebrale, pressione sulle vertebre, vertigini, e occasionali svenimenti...

HAM SAH, ha come finalità quella di recuperare energie, e raffinarle, seppur a livello minimale, in quanto solamente attraverso il lavoro di coppia otteniamo risultati considerevoli e consistenti.

A seguito dell'HAM SAH, se desideriamo di sperimentare l'uscita in astrale, mantra come il FARAON o il LARAS, sono consigliati.

In spagnolo è possibile scaricare la conferenza sul mantra HAM SAH, ad opera di Samael Aun Weor

 

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