YOGA DEL SONNO

 

Quegli aspiranti che sinceramente desiderano l'esperienza mistica,
dovrebbero cominciare indiscutibilmente con la disciplina di " Sogno
Yoga ".

È evidente che lo Gnostico dovrebbe perseguire abitudini di vita e
imparare a creare condizioni favorevoli per il ricordo e comprensione
di tutte le esperienze intime che sempre accadono durante il sonno.

Prima di coricarci per evadere dalle preoccupazioni e dalle fatiche
del vivere quotidiano, è conveniente prestare attenzione allo stato
in cui ci troviamo (...dentro e fuori...).

Gli sfortunati che a causa di circostanze particolare conducono una
vita sedentaria, realmente non perdono niente, al contrario
guadagnano molto, se fanno una breve ed attiva passeggiata all'aria
fresca prima di coricarsi. Tale passeggiata allenterà i muscoli (...e
la tensione...).

La cena, spuntino o fine pasto della giornata devono essere leggeri,
non pesanti o particolarmente prelibati, evitando accuratamente di
ingerire elementi che ci terrebbero sveglio, perchè probabilmente ci
ruberebbero parte del sonno.

La forma più elevata di pensare è non-pensare; quando si ha la mente
calma ed in silenzio, libero delle preoccupazioni del giorno e dalle
ansie mondane, si è in uno stato che è al 100% favorevole per la
pratica del Sogno Yoga.

Quando il Centro Emozionale Superiore realmente lavora, il processo
pensante cessa, anche se solamente per un breve periodo.

È evidente che tale Centro entra in attività con l'estasi di
Dionisio. Tale estasi è resa possibile ascoltando con devozione
infinita le sinfonie deliziose di Wagner, Mozart, Chopin, ecc.

La musica di Beethoven è straordinaria nel far vibrare intensamente
specialmente il Centro Emozionale Superiore...

Ogni figlio realmente grato dovrebbe amare sua Madre; Beethoven amò
caramente la sua propria Madre Intima.

Fuori del corpo fisico, durante le ore di sonno, l'anima dovrebbe
conversare con la sua Divina Madre; comunque, è evidente si debba
cominciare con la disciplina di Sogno Yoga.

Prima cosa dobbiamo prestare attenzione alla stanza dove dormiremo;
le decorazioni dovrebbero essere piacevoli; i colori migliori per gli
scopi perseguiti, malgrado ciò che altri autori consiglino, sono
precisamente i tre colori primari, azzurro, giallo e rosso...

Lo Yoga del Sogno è straordinario, meraviglioso, formidabile;
comunque, è al pari molto impegnativo.

La camera da letto deve essere sempre molto ben profumata e
ventilata, ma non dovrebbe essere invasa dall'aria serale e fredda...

Orientare il letto in modo tale che la testata rimanga verso il nord;
in questa maniera noi saremo capaci di usare intelligentemente il
magnetismo terrestre, indicato dall'ago della bussola.

Il materasso non dovrebbe essere estremamente duro né troppo molle...

Un blocco o quaderno ed una matita vanno messe sotto il guanciale, in
modo tale che possano essere localizzati facilmente nell'oscurità.

Le lenzuola dovrebbero essere fresche e molto pulite; la federa
dovrebbe essere profumata con la nostra fragranza favorita.

Dopo avere adempiuto a tutti questi requisiti, l'asceta Gnostico
procederà nel secondo passo di questa disciplina esoterica.

Lui si metterà a letto, ed avendo spento le luci, giacerà " faccia in
su ", in altre parole, sulla schiena ad occhi chiusi e mani sul
plesso solare.

Si permanga così ancora qualche istante e, dopo essersi totalmente
rilassato e abbandonato, sia fisicamente che mentalmente, ci si
concentri su " Morfeo ", il Dio del sonno, incaricandolo di istruirci
nei misteri del sonno...

È urgente avere fede e saper pregare; noi dovremmo chiedere a
"Morfeo" di istruirci e svegliarci nei mondi soprasensibili.

A questo punto, dopo che una sonnolenza molto speciale comincia a
prendere l'esoterista Gnostico, si adotti la Posa del Leone.

" Giacendo sul lato destro, con la testa rivolta a nord, si tirano su
lentamente le gambe fino a che le ginocchia risultino incurvate. In
questa posizione, con la gamba sinistra sulla destra, si appoggia la
guancia destra sul palmo della mano destra, lasciando il braccio
sinistro giacente sulla gamba dello stesso lato ".

Al risveglio dal sonno normale, non bisogna comunque muoversi, perché
è chiaro che i nostri " valori " sono agitati con tale movimento
perdendo così i ricordi (...spegnere la sveglia è già un movimento
eccessivo, meglio sceglierne una meccanica con poca carica od una che
trilli solamente per pochi secondi - meglio ancora svegliarsi senza
sveglia...).

Indubbiamente, l'esercizio retrospettivo diviene necessario in tali
istanti, quando noi desideriamo di ricordare con precisione ed
interamente ognuno dei nostri sogni.

Bisogna scrivere attentamente i dettagli del sogno o sogni nel blocco
o quaderno che lo Gnostico ha messo sotto il guanciale per tale scopo.

In questa maniera, egli sarà capace di tenere una nota
particolareggiata del suo progresso interno in Yoga del Sogno.

Anche se solamente vaghi frammenti del sogno, o sogni, sono rimasti
nella memoria, devono ugualmente essere registrati attentamente.

Bisogna dichiarare solennemente che l'esercizio retrospettivo va
iniziato prima di essere ritornato totalmente allo stato di veglia,
ovvero quando permaniamo ancora in stato di sonnolenza, tentando di
seguire consapevolmente (...ed a ritroso...) la sequenza del sogno .

Non è possibile andare oltre questa parte, riferendosi alla
disciplina di Yoga di Sogno, fin quando non avremmo raggiunto la
capacità di conservare memoria completa di tutte le nostre esperienze
oniriche.


(...Paz Inverenzial...) Samael Aun Weor

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