L'assassinio di Seth

Luigi Paioro

 

- Necessità della auto-osservazione:

Primo passo fondamentale, come abbiamo più volte detto, è quello di
analizzarsi, di studiarsi. Questo va fatto sì durante la meditazione,
come vedremo in seguito, ma risulta essere molto proficuo ed
importante perdurare lo stato di auto-analisi durante la giornata. Il
motivo è ovvio, è durante il vivere quotidiano che gli ego escono
fuori, è nella vita vissuta che ho degli input ai quali seguono degli
output. L'importante è quello di osservare in maniera distaccata ciò
che noi stessi facciamo, in maniera acritica, semplicemente notando i
meccanismi. Passo successivo sarà quello, magari, di fare in modo che
questi input esterni non ci influenzino... ma questo è un altro
discorso. Ora stiamo discutendo di come studiare e distruggere l'io
una volta che si è manifestato e durante la sua manifestazione. In
questo senso, l'auto-osservazione serve a "prendere degli appunti" su
come ci comportiamo. L'auto-osservazione ha anche altri effetti, ma
in questo momento non li consideriamo.
Ho potuto notare che quando riesco a essere in buona auto-
osservazione (propria dell'Essenza che sia o adombrata dall'ego
stesso, questo non è importante) il ricordo degli episodi di vita che
in seguito vado ad analizzare, risulta essere più vivido, più facile
da analizzare in fase meditativa. Questo, chiaramente, va tutto a mio
vantaggio.

- Pratica della morte dell'io:

Scelta della scena.

1. La sera (o quando è possibile), ci si deve ritirare in
meditazione. Non è nulla di eccezionale, a poco valgono le
contorsioni fisiche degli hata-yogi, è sufficiente trovare un posto
comodo dove sedersi o sdraiarsi ed in seguito rilassarsi. Le tecniche
di rilassamento sono molteplici, ognuno scelga quella che più gli
piace.

2. E' importante trovare un collogamento con la Madre Divina, la
Vergine, la Madonna, Iside, Diana, Tonantzin, Teteoinan, Cibele, Rea,
Shakti, chiamatela come vi pare. La Madre Divina è l'aspetto
femminile della divinità. Lei è Amore. Per fare questo ci si può
aiutare vocalizzando per qualche minuto dei mantra quali, ad esempio,
RAM-IO (si vocalizza così: si inspira, si vocalizza
RRRRRRAAAAAAAMMMMM fino a svuotare i polmoni, si inspira, ed ancora
IIIIIIOOOOOOO, eccetera), oppure O-AO-KAKOF-NA-KONSA (si vocalizza
secondo le specifiche già indicate), o semplicemente pregando la
Madre con frasi del tipo: "Tonantzin, Teteoinan, adorabile Madre mia,
vieni, vieni, vieni", o ancora, se si è cristiani si può usare l'Ave
Maria. L'importante è collegarsi con Lei e chiederLe di aiutarci
nella meditazione.

3. Bisogna fare una retrospezione della giornata, ovvero
ripercorrere mentalmente al contrario tutta la nostra giornata,
cercando di essere il più dettagliati possibile.

4. Fatta la retrospezione, si passa alla scelta dell'episodio,
secondo voi, più degno di essere analizzato e distrutto, della
manifestazione egoica più infame, se vogliamo. La retrospezione fa
sempre bene, ma se si è praticata l'auto-osservazione, spesso non c'è
neanche bisogno di farla, in quanto si sa già dove andare a guardare.

Studio della scena (prima, durante e dopo):

5. A questo punto si passa ad osservare lo stato interiore prima
dell'evento: ero già teso o preoccupato? Ero irritato per qualcosa?

6. Quindi si analizza l'avvenimento durante il suo svolgimento:

a) nello stato emotivo: che io mi si è mosso dentro? che emozione
ho provato? che sapore aveva la mia manifestazione egoica?

b) a livello intellettuale, di ragionamento: quali pensieri hanno
accompagnato la scena? che giustificazioni ho trovato? quali ricordi
mi sono venuti in mente? cosa ho pensato? che collegamenti ho fatto?
quali ragionamenti ho fatto, magari per raggiungere uno scopo?

c) a livello gestuale, motore ed istintivo: che cosa ho fatto?
che gesti ho compiuto? come mi sono mosso? che ho combinato?

7. Ed in fine si vede quale sapore ci ha lasciato l'io dopo la sua
manifestazione: come mi sento? che sensazioni provo? mi sento
agitato? mi sento svuotato? sono contento? sono triste? cos'altro?

Confronto:

Serve ad arrivare alla comprensione dell'io: si è dapprima visto
intellettualmente nella scelta della scena, poi si è fatta una
riflessione (vale a dire che si è fatta passare l'informazione da uno
stato intellettuale ad uno emozionale) con lo studio della scena, ed
ora si arriva alla comprensione (vale a dire si ripassa
l'informazione dallo stato emozionale a quello coscientivo, della
Coscienza) dell'io tramite il confronto.

8. Si immagina quale sarebbe stato l'atteggiamento migliore: se si
fosse espressa la Coscienza, come avrebbe reagito?

9. Si confrontano le due cose: come ci siamo comportati e come
avremmo dovuto comportarci. Se qualcuno si domanda quale sia la
risposta assoluta a come ci si dovrebbe comportare, questo io non
posso dirvelo, ognuno la deve cercare dentro di sé, ma in linea di
principio il modo è quello non meccanicistico, quello contrapposto
all'io, quello rivoluzionario della rottura degli schemi e della
meccanicità.

Distruzione:

Questa dipende dal grado di comprensione raggiuno. Più si ha
compreso coscientivamente una manifestazione egoica, più efficace
sarà la sua distruzione.

10. Si deve chiedere alla Madre Divina di distruggere quanto
abbiamo compreso del difetto studiato:

a) nelle emozioni;
b) nei pensieri;
c) nelle azioni.

Ogni volta si può chiedere con tutto il cuore che questo ego venga
ridotto in cenere e magari immaginarsi un fuoco che arde dentro e lo
polverizza, un fuoco divino, della Divina Madre. Può sembrare
sciocco, ma l'immaginazione è molto potente, qualcuno sostiene che
sia la cosa che più ci rende somiglianti a Dio. Ci si può aiutare con
il mantra KRIM, vocalizzando minimo tre volte per ognuno dei tre punti
suddetti. Per ognuno di quei tre punti si deve pregare con anelito e
fruttare il potente mantra. La forza della preghiera e del mantra
scaturiscono la forza della Madre, e questa ci viene in soccorso.
A questo punto si conclude la meditazione ringraziando la Madre
Divina per il suo aiuto.



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