Cosa rappresenta la luce nelle Cattedrali ?
di
Morris

 

Cattedrale di Chartres - La vetrata dello Zodiaco

 

Bella domanda ...!! ci può essere una sola risposta o anche un numero infinito di risposte, così come in tutte le speculazioni iniziatiche.

Seguiamo l'osservazione del cuore, per poi trasmetterlo al cervello.

La luce nelle cattedrali medievali, specie quelle gotiche, era uno strumento di dialogo tra l'idea che l'artista (secondo regole precise) aveva del "divino", e quella che voleva trasmettere a chi visitava quegli ambienti in raccoglimento e preghiera.

Si potrebbe mentalmente entrare nella cattedrale di Chartres o di Notre-Dame di o di pensare ad una cattedrale gotica in cui si è stati.

A questo punto immaginiamo di spalancare il portone e di vedere la luce che filtra dalle finestre.

Soffermiamoci sui giochi di chiaro e scuro, identifichiamo, lungo le colonne, le zone di luce e quelle di ombra; ascoltiamo gli archetipi e le sensazioni nel cuore senza alcun commento razionale; di volta in volta apriamo gli occhi e annotiamo nel nostro cuore le parole che sintetizzano ciò che vediamo.

Seguiamo il nostro percorso di visita lungo le navate e poi arriviamo al transetto.

Inginocchiamoci mentalmente (come avrebbe fatto un cavaliere - pellegrino) di fronte all'altare e alziamo gli occhi.

Ascoltiamo, nel silenzio, la musica delle vetrate e accompagniamola anche noi sommessamente con le labbra.

Procediamo dietro il transetto ed alziamo gli occhi all'abside con le sue vetrate multicolori che sembrano sostenere la volta.

Contiamo le finestre e guardiamo il pavimento ed i riverberi multicolore di luce. Lasciamo che il nostro maestro interiore decanti e sedimenti le forti sensazioni provate e tracci una tavola che resterà nel nostro essere più intimo.

Le cattedrali sono strumenti musicali che toccano le corde dello animo e lo portano a connettersi allo spirito, partendo dal pensiero intuitivo e stimolando associazioni risonanti.

La cattedrale gotica é, come uno strumento musicale, un tutt'uno armonico in cui la luce (ovvero la visione) ed il suono (ovvero il canto) sono elementi fondamentali per fare in modo che l'uomo "tocchi" lo Spirito nel suo profondo … col cuore.

La luce, come strumento di "visione", é essenziale.

Una struttura armonica, fondata su precise regole geometriche (Sezione Aurea) ripetute, elaborandole come in una rete di infiniti percorsi per assonanze, crea una sinfonia unica, ma di molteplice gamma, di immagini e sensazioni.

Senza la luce non ci sono immagini e senza la regolarità del progetto, non ci sono forme risonanti e moltiplicanti.

Le vetrate realizzano la funzione ispirativa sulle singole immagini e, solitamente, l'uomo é portato a "risuonare" per simpatia con una certa ala della cattedrale ove é posizionata, non a caso, una particolare vetrata.

Non conta cosa ci sia dentro, ma cosa l'uomo sente dentro: la vetrata come l'intera cattedrale, é un archetipo svelato dalla luce. La mente istintiva ed olografica associa immagini, pensieri, e l'animo puro genera risonanze con quello che Jung chiama l'inconscio collettivo, ovvero il substrato olografico del G:.A:.d:.U:., da cui tutti attingiamo e che a tutti appartiene.

Ecco dunque uno dei tanti modi possibile di "sentire" e praticare l'alchimia spirituale per compiere (o almeno cominciare) la Grande Opera dentro di noi.

La cattedrale, quindi, può essere uno strumento musicale vibrante, le vibrazioni sono la luce, il musicista é il cavaliere devoto che la visita, lo spartito é il suo animo, il compositore il suo spirito.

Questo per me é il potere alchemico della cattedrale gotica.

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Dopo una visita ad una cattedrale fatta con l'intento del conoscersi e migliorarsi, attraverso la meditazione e la preghiera al Dio proprio cuore e della propria comprensione, si esce con un gradino guadagnato in più di come si era entrati.

                                                     

  Morris Fr:. 2-5-08


 


 


Articolo pubblicato nella rivista LexAurea32, si prega di contattare la redazione per ogni utilizzo.

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