L'anima nella vita quotidiana

Neferkr

 

In tutte le Scuole esoteriche, la formazione dell’allievo è strutturata in modo da guidarlo alla perfetta conoscenza delle proprie qualità e potenzialità. Si tratta di una conoscenza attiva che porta poco per volta alla consapevolezza. Man mano che ci si addentra nello studio di sé si può intervenire per trasformazioni e adattamenti. Impariamo che la personalità può essere anche cambiata, ma l’individualità, ciò che veramente siamo, può solo avere degli aggiustamenti. Per questo motivo, se non ci si conosce perfettamente, si rischia di agire in maniera impropria pur cercando di migliorarsi. Dobbiamo sapere fin dove possiamo spingerci e conoscere i nostri limiti. Non è corretto pretendere da noi stessi e dagli altri di essere o fare qualcosa di non conforme alla propria vera natura. Conoscere i meccanismi della personalità è relativamente facile: i comportamenti sono evidenti e spesso “programmati” in noi dalla famiglia e dalla società. Ma lo stato emotivo? Non sempre esso è evidente e visibile e quand’anche lo fosse, non sempre ciò che si vede corrisponde al nostro vero sentimento. Noi che cerchiamo di aiutare chi ce ne fa richiesta, oltre a conoscere i nostri propri meccanismi personali, abbiamo il dovere di riuscire a penetrare l’anima di chi ci parla e permetterle di schiudersi per trovare sollievo e aiuto nelle nostre parole. Spesso si parla di ipersensibilità, di annebbiamento emotivo, di passione e di “controllare” i propri impulsi. Tutti abbiamo sperimentato che controllo e freno non fanno altro che nutrire e potenziare quella parte di noi che stiamo cercando di abbattere. Gli impulsi, i desideri, le passioni, sono il reame dell’anima e vanno governati. Tecnicamente, l’Anima, di riflesso ai vari stimoli sensoriali, smuove un sentimento che viene registrato dal cervello. Esiste quindi uno stretto rapporto dell’Anima con il corpo fisico, condizionato dalla misura con cui i “veicoli” della personalità accolgono o rifiutanogli impulsi che essa riceve. Tutto ciò dipende dal punto in cui si accentra la coscienza e dalla funzionalità dei centri psichici.Sappiamo che l’Anima si articola su tre livelli, ognuno dei quali è a sua volta tripartito. Senza entrare troppo nel dettaglio, basterà dire che, a seconda del livello in cui l’anima principalmente agisce, avremo reazioni diverse alle cause della vita.

Nel primo livello l’anima è spinta dal desiderio e l’unica cosa che viene considerata dal soggetto è l’ottenimento di ciò che vuole, a qualsiasi costo. I suoi sottolivelli rappresentano l’evoluzione dalla fase di materialismo assoluto a quella in cui il sentimento comincia a poter essere dimostrato, seppure a scopo speculativo.Nella maggior parte dell’umanità agisce l’anima del secondo livello, sempre più caratterizzata dalla razionalità man mano che si arriva al punto in cui l’anima è condizionata da volontà e intelletto. Nello stadio intermedio l’anima, completamente immersa nel sentimento, incapace di usare la ragione e quindi di risolvere i problemi, passa dall’illusione alla delusione fino al danneggiamento irreversibile del corpo fisico.

Nel corso dell’evoluzione dell’individualità si giunge a voler smettere di soffrire e si sviluppa la razionalità bloccando il sentimento e l’emotività per timore di esserne danneggiati. Tuttavia, se da una parte l’emotività ci spinge a commettere errori, in quanto non siamo riusciti ad usare la coscienza, dall’altra, un’anima completamente razionale consente esperienze limitate. Infatti, l’eccesso di sentimento danneggia l’anima emotiva portando l’anima razionale a rafforzarsi distaccandosi e isolandosi dagli altri.

Al terzo livello troviamo quelle anime che potremmo definire divine, giunte alla fine dei cicli. Un’anima divina illuminata non è emotiva e non è razionale. Non le importa del corpo fisico, ama senza alcuna motivazione di ordine pratico o egoistico, non si fa manipolare dai propri pensieri, non fa ragionamenti: semplicemente è, ed essendo Uno col Tutto, prova un profondo sentimento per tutto ciò che è nella Natura (es.: Francesco d’Assisi).A quale livello agisce la nostra anima? Avanziamo calpestando ogni cosa per raggiungere i nostri obiettivi? Viviamo uno stato di sofferenza incessante perché sembra che tutto ciò che desideriamo ci venga negato dalla sorte? Ci dicono che siamo “senza cuore” perché siamo sempre lucidi e freddamente razionali?

Come fare allora per migliorare noi stessi e la qualità delle nostre vite? Ottenuta la conoscenza abbiamo la possibilità di comprendere: se c’è comprensione non c’è giudizio, se c’è comprensione non ci sono sofferenze.

Come fare per portare aiuto agli altri? Con l’Amore, forza divina che muove gli Universi. L’Anima allora si schiude ed accoglie fiduciosa l’altra che sente sorella. Con la parola affettuosa anche l’animo più duro viene smosso, sempre che l’Amore sia vero e si abbia la capacità di farlo sentire. Bisogna quindi agire con l’Amore che si espande dall’anima capace di provare sentimenti e con la Comprensione delle cause che ci viene dall’anima razionale. Solo così facendo riusciremo a Perdonare.

Faremo uso allora dei più elevati attributi dell’Anima tripartita:

dell’Amore espresso dall’anima emotiva; della Comprensione, prerogativa dell’anima razionale; e infine del Perdono che appartiene all’anima divina.

 

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