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		Il Concetto di Scuola Esoterica nel Sistema della “Quarta Via” di G.I. 
		Gurdjieff 
		
		di Francesca Di Lenardo 
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		Cenni biografici 
		
		 
		
		Attorno al personaggio di G. si formarono miti e leggende, venne 
		considerato da taluni un vero Maestro, da altri un abile manipolatore di 
		menti; a tratti osannato ed esaltato, a tratti dissacrato ed accusato di 
		utilizzare metodi “violenti e brutali” per quello da lui definito “il 
		risveglio della Coscienza”, resta comunque un personaggio di spicco 
		dell’esoterismo del secolo scorso: la sua opera fu portata avanti dopo 
		la sua morte dai discepoli a lui piu’ vicini, in primis Ouspensky, e a 
		tutt’oggi lescuole della Quarta Via sono diffuse in numerosi paesi 
		europei ed extraeuropei. 
		 
		
		Peter Demianovich Ouspensky 
		 nacque a Mosca nel 1878. La sua infanzia e giovinezza furono 
		caratterizzate un certo grado di isolamento dai coetanei e dal bisogno 
		impellente di entrare in contatto con una
		fonte oggettiva di Conoscenza. 
		Si unì, nei primi anni del 1900, alla società teosofica (che abbandono’ 
		dopo poco tempo), intraprendendo al contempo i suoi primi viaggi in 
		Russia, Oriente ed Europa, in cerca di una scuola esoterica che 
		rispondesse alle sue domande. 
		In quegli anni Ouspensky era ben inserito nei circoli culturali 
		russie conosciuto per i suoi scritti; si dedicò inoltre allo studio dei 
		tarocchi, della letteratura indù e dell’ idea del “superuomo”,in merito 
		a cui tenne diverse conferenze. Risale al 1912 il 
		“Terzium Organum”, un’imponente opera sullo studio della vera 
		natura della realtà. Di fatto, egli rimaneva desideroso di trovare una 
		scuola e una guida da cui apprendere, direttamente dalla fonte, una 
		verità che sentiva di non possedere ancora. Nel 1915 incontrò quello che 
		sarebbe stato il suo maestro: G. I. Gurdjieff. Da subito Ouspensky si 
		rese conto di essersi imbattuto in qualcosa di radicalmente diverso da 
		tutto quanto aveva incontrato negli anni della sua ricerca. Comprese 
		immediatamente la portata del sistema che Gurdjieff cercava di 
		trasmettere -nonostante le difficoltà politiche e sociali dell’epoca- e 
		la necessità 
		di unirsi a lui. 
		In poco tempo, cominciò egli stesso ad aiutare il suo maestro nella 
		diffusione delle idee del sistema, organizzando riunioni ed incontri. 
		Quando le condizioni nella Russia rivoluzionaria si fecero 
		insostenibili, e Gurdjieff dovette abbandonarla, O. fece di tutto per 
		unirsi a lui e al suo gruppo. Dagli anni ’20 in poi, tuttavia, inizio’ a 
		crearsi una graduale divergenza tra i due, che porto’ infine ad una 
		separazione netta, e che lo stesso Ouspensky motivo’ in alcuni scritti, 
		dichiarando di trovarsi in disaccordo col suo maestro su svariati punti 
		e mostrando perplessità sulle modalità di applicazione del sistema 
		imposte da G. ai suoi allievi. O. continuo’ il suo lavoro di diffusione 
		delle idee della Quarta Via in Europa e negli Stati Uniti, fino alla sua 
		morte, che avvenne in Inghilterra nel 1947.  
		 
		 
		
		La denominazione “Quarta Via” 
		usata da Gurdjieff e dai suoi allievi indica la volontà di 
		differenziarsi da altri tipi di cammini spirituali già largamente 
		battuti in precedenza, e le cui caratteristiche si ritrovano in tutte le 
		maggiori tradizioni esoteriche originatesi nelle diverse parti del 
		mondo: la via del fachiro(ossia 
		il raggiungimento di stati superiori di Coscienza attraverso il dolore 
		ed il controllo totale del corpo fisico), la via del
		monaco(una via cardiaca, 
		incentrata sulla fede e sull’abnegazione di sé) e la via dello
		Yogi (ossia il lavoro sulla 
		consapevolezza e la via della conoscenza). In contrapposizione a questi 
		tre tipi di percorsi spirituali, la Quarta Via viene definita dai suoi 
		ideatori e pioneri come piu’adatta all’uomo moderno occidentale, in 
		quanto puo’ essere percorsa senza una netta rinuncia esteriore, in 
		qualunque condizione di vita ci si trovi. Anzi, la vita ordinaria è un 
		prezioso alleato nello studio di se stessi e nell’autoconoscenza, in 
		quanto le difficoltà pratiche quotidiane ed il confronto continuo con 
		gli altri rappresentano materiale indispensabile per l’autoosservazione. 
		L’uomo si trova, secondo G., in uno stato di sonno permamente della 
		coscienza, in balia di forze interiori (emozioni negative, desideri, 
		pulsioni interne) ed esteriori (una Natura ostile che utilizza gli 
		uomini come “trasformatori di energia” rendendoli simili ad automi), 
		incapace di compiere qualunque scelta consapevole anche banale, in una 
		condizione “meccanica” in cui ogni evento della sua vita è frutto della 
		mera casualità o della legge di causa ed effetto. Scopo del lavoro 
		esoterico è l’acquisizione di uno stato di consapevolezza superiore 
		attraverso shock coscienti e 
		sforzi che creino una discontinuità nello stato di sonno, ed un 
		riequilibrio dei nostri centri energetici preposti alle varie attività 
		umane (movimento, intelletto, funzioni istintive, etc.), in modo da 
		liberarsi dello stato di prigionia e diventare capaci di “fare” in modo 
		consapevole. Lo studio delle idee del sistema è propedeutico al lavoro 
		ma subordinato agli esercizi pratici, che si prefiggono lo scopo dello 
		studio e del ricordo di sè per ottenere un maggior grado di coscienza, 
		atti a sviluppare tramite lavoro fisico, psicologico ed intellettuale, 
		facoltà interiori latenti nell’essere umano. Strumenti utilizzati nelle 
		scuole di Gurdjieff sono la danza, la musica e l’arte in genere, il 
		lavoro fisico, il potenziamento della volontà e dell’attenzione con 
		esercizi di concentrazione e controllo del corpo. 
		 
		
		Lascuolanel sistema di 
		Gurdjieff: concetti principali 
		
		L’incontro con la scuola e la sua necessità 
		
		“..quell’uomo sta in prigione ,cosa puo’ desiderare? Se egli è piu’ o 
		meno sensibile, egli puo’ desiderare soltanto una cosa: evadere. Ma 
		ancor prima che egli possa formulare questo desiderio, deve divenir 
		conscio di essere in prigione. Poi, egli comprende che da solo non puo’ 
		evadere, che deve avere qualche persona che desideri fuggire con lui: un 
		piccolo gruppo di persone. Egli si rende conto che un certo numero di 
		persone puo’ forse fuggire. Ma non tutti possono evadere”. 
		
		Una scuola, dice Ouspensky nella raccolta di conferenze “La Quarta Via”, 
		è indispensabile per diversi motivi. Prima di tutto perche’ essa 
		fornisce un metodo, delle mappe per la conoscenza; 
		inoltre, per conseguire risultati a livello interiore, sono 
		necessarie delle regole ed una forte disciplina, e l’uomo per sua natura 
		molto difficilmente riesce a disciplinare se stesso, a sorvegliare se 
		stesso. Il relazionarsi con altre persone che hanno lo stesso nostro 
		scopo, impegnate nelle stesse attività, permette infine il confronto 
		continuo , gli altri fungono da specchio e suscitano nell’individuo 
		reazioni, emozioni, pensieri che forniscono la materia prima per lo 
		studio ed il ricordo di sè. La conoscenza e lo sviluppo dell’Essere 
		devono procedere di pari passo, secondo un sistema preciso, tramandato 
		nel tempo, convalidato. 
		 
		
		La validità di una scuola 
		
		“Possiamo quindi dire che una scuola è un’organizzazione per la 
		trasmissione ad un determinato numero di individui preparati di 
		conoscenza proveniente da menti superiori” 
		
		L’autore chiama “influenze di tipo C” quelle provenienti direttamente da 
		un individuo con una mente superiore, cioè con un maggior grado di 
		consapevolezza della media, capace di introdurre idee innovative, non 
		provenienti dall’apprendimento ordinario (in contrapposizione con 
		influenze di tipo A, che mantengono legati alla dimensione materiale, e 
		quelle di tipo B, che sono in qualche modo di ispirazione per l’uomo e 
		che lo avvicinano ad una possibilità di risveglio, senza pero’ essere 
		sufficienti a modificare radicalmente il suo livello dell’Essere). Non è 
		necessario che nella scuola ci sia sempre e comunque un individuo del 
		genere, ma le idee che si studiano devono provenire da un uomo 
		superiore, la scuola deve essere stata in qualche epoca a contatto con 
		lui. Qualunque scuola che non tramandi una conoscenza di questo livello 
		è definita una “scuola-imitazione”, una scuola, ad esempio, di 
		
		Esistono quindi scuole di differente livello, a seconda della vicinanza 
		o lontananza con la fonte 
		originaria delle loro idee: man mano che ci si allontana da essa, le 
		idee perdono forza e purezza. A seconda del livello della scuola, 
		verranno attirati individui ad essa corrispondenti da un punto di vista 
		energetico, e delle loro possibilità. Una scuola di livello maggiore, di 
		conseguenza, richiederà molto piu’ impegno agli studenti, e potrà 
		portarli ad un livello di consapevolezza maggiore. Quindi: maggiore 
		potenzialità dell’individuo e volontà lo porteranno ad una scuola di 
		livello piu’ alto, dove potrà conseguire risultati maggiori a costo di 
		un piu’ grande sforzo, e cosi’ via. 
		 
		
		Iniziazione e scuole esoteriche 
		
		“ Cosa significa iniziazione? Sono tutte parole. Cosa significherebbe 
		essere iniziato alla lingua cinese? Significherebbe apprenderla, che ci 
		viene insegnata. Non potete essere iniziati al cinese con una 
		sovrapposizione di mani su di voi. Iniziazione è lavoro” 
		 
		
		Il “lavoro-scuola” su tre linee 
		
		Quando Gurdjieff parlava di ‘shock’, si riferiva principalmente ad un 
		fatto energetico. L’apporto energetico fornito dallo shock, puo’ 
		risultare da un attrito interiore, dall’interruzione di un’abitudine 
		consolidata, da riprogrammazione del nostro modo di pensare, da uno 
		sforzo fisico inconsueto, in breve da qualunque cosa sia in grado di 
		creare discontinuità nello stato di sonno e meccanicità a cui siamo 
		abituati. Lo shock ci permette di interrompere la dispersione energetica 
		data dall’agire in modo meccanico (immaginazione, sogni ad occhi aperti, 
		espressione delle emozioni negative, dipendenza dalle abitudini), e 
		l’energia cosi’ recuperata andrà a contribuire al corretto funzionamento 
		dei centri energetici e all’acquisizione di maggior Consapevolezza. 
		Perche’ il lavoro sia continuativo, si impone la necessità di lavorare 
		su tre fronti (linee) diverse contemporaneamente: 
		
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		La prima linea di lavoro è il 
		lavoro su noi stessi: ricordo di sé, autoanalisi, studio delle idee 
		del sistema e verifica delle stesse, costante impegno nel cambiare le 
		nostre manifestazioni meccaniche; 
		
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		La seconda linea è il lavoro con 
		gli altri: è necessario un gruppo di un certo numero di persone, 
		affinchè vi siano rappresentati differenti tipi psicologici. La 
		difficoltà di lavorare con gli altri, il confronto, l’obbligo alla loro 
		accettazione creano quell’attrito interno necessario ad una piu’ 
		profonda osservazione dei nostri pensieri e reazioni emotive. 
		
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		La terza linea di lavoro è il lavoro
		per la scuola: la 
		partecipazione alla sua organizzazione e perpetuazione, la diffusione 
		delle idee del sistema, il sacrificio in termini di tempo ed energie, 
		l’insegnamento di cio’ che si ha già sperimentato. 
		
		Da queste tre linee di lavoro congiunte, portate avanti parallelamente, 
		nasce il lavoro-scuola, gli 
		sforzi congiunti di tutte le persone appartenenti ad essa, con lo scopo 
		di aiutare lo sviluppo di ognuno e favorire l’arrivo di nuovi indivivui. 
		Se manca una sola delle tre linee, il lavoro sarà sbilanciato e 
		destinato ad arrestarsi. Dice in proposito Ouspensky:
		“possiamo attirarci influenze 
		superiori solamente se trasferiamo ad altre persone le influenze che 
		riceviamo o abbiamo ricevuto”. 
		 
		
		Considerazioni conclusive 
		
		Una trattazione esauriente delle idee componenti il sistema introdotto 
		da Gurdjieff esula dallo scopo di questo scritto. Per uno studio piu’ 
		approfondito, si rimanda ai principali testi di Ouspensky, J. Bennet o 
		di altri appertenenti al gruppo originario (gli scritti di Gurdjieff, 
		pur avendo una valenza esoterica notevole, sono per lo piu’ di difficile 
		lettura e per nulla didattici, e vanno affrontati –a mio avviso- in un 
		secondo tempo). 
		
		In un’epoca in cui ad ogni angolo si incontrano scuole, gruppi 
		esoterici, e in cui spesso nascono nuove teorie, correnti, in cui 
		esistono innumerevoli ‘variazioni sul tema’ di tradizioni, concetti, 
		insegnamenti già esistenti, il problema di definizione di cosa sia e 
		come debba essere una scuola esoterica è quanto mai attuale. Questa 
		la motivazione della scelta dell’argomento. 
		
		In linea generale, la Quarta Via è un sistema pragmatico, incentrato su 
		un reale cambiamento di se stessi e sul lavoro pratico, piu’ che su 
		complicate e difficilmente valutabili teorie metafisiche. Esistono 
		numerosi parallelismi e tratti in comune con le maggiori tradizioni 
		esoteriche, senza che pero’ si introducano dogmi o concetti mal 
		assimilabili dall’individuo moderno. Ad esempio, raramente si parla di 
		reincarnazione, se non per definirla ‘una teoria logica e probabile, ma 
		che non ci interessa al momento, perchè la vita è
		qui ed ora, il lavoro è
		qui ed ora, questo è tutto 
		cio’ che conosciamo, ed il rischio è che si traduca in mera speculazione 
		filosofica’.  
		
		I due concetti –a mio avviso- principali, che ci possono essere d’aiuto 
		nel valutare un insegnamento o una corrente esoterica sono la
		connessione della stessa 
		scuola con un individuo di 
		coscienza superiore (concetto assimilabile al lignaggio, alla 
		tradizione, alla discendenza paramguru-guru-discepolo, etc.) e 
		l’osservazione sincera e distaccata del
		cambiamento che l’insegnamento 
		produce in noi. Se ricaviamo dalla scuola, società esoterica, 
		associazione, gruppo etc. una quantità di nozioni teoriche senza alcuna 
		concreta modificazione della nostra vita, del nostro livello d’essere, 
		del nostro milieu psichico, potremo già concludere che ci stiamo 
		muovendo solo nel limitato territorio dell’intelletto (il che è 
		sicuramente utile ma non 
		sufficiente), mentre se sperimentiamo in noi stessi una diversa 
		attitudine, un maggiore controllo su mente ed emozioni, piu’ lucidità e 
		capacità di intuizione, potremo dedurre che si tratta di un insegnamento 
		che sta smuovendo le acque a livello piu’ profondo. Un’armonica 
		associazione di questi due aspetti è la cosa piu’ desiderabile e piu’ 
		difficile da ottenere. 
		
		
		Bibliografia 
		
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		La Quarta Via, P.D.Ouspensky 
		
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		Monsieur Gurdjieff, L. Pauwels 
		
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		Incontri con uomini straordinari, G.I.Gurdjieff 
		 
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