Gli Stati dell'Io

Samael Aun Weor


 

Gli stati dell'io vengono classificati nel seguente modo:

a. ETEROPSICHICI: sono gli stati identificativi che sono in intimo in

rapporto con le percezioni esteriori che si ricevono attraverso i

cinque sensi; sono vincolati al mondo delle impressioni.

b. NEOPSICHICI: sono gli stati "processori" di dati, cioè quelli che

interpretano in modo positivo o in modo negativo le molteplici

situazioni in cui vive l'animale intellettuale. In questi stati lavora

la nostra cattiva segretaria, cioè la personalità.

c. ARCHEOPSICHICI: sono gli stati regressivi, memoria dell'ego, che si

trovano nei 49 livelli del subcosciente. Sono i ricordi del passato,

che viene archiviato sotto forma fotografica e fonografica.

 

Sulla soglia misteriosa del Tempio di Delfi c'era, scolpita sulla

pietra, la massima "GNOTI SEAUTON" (nosce te ipsum, in latino),

cioè

"Uomo conosci te stesso e conoscerai l'Universo e gli Dei".

Lo studio del se stesso e la riflessione serena portano sicuramente

alla quiete e al silenzio della mente.

Quando la mente è quieta ed in silenzio, non solo a livello

superficiale, intellettuale, ma anche in ognuno dei 49 dipartimenti

subcoscienti, come conseguenza arriva il nuovo; l'Essenza, o

Coscienza, si libera e si ha il risveglio dell'Anima, l'estasi, il

Samadhi.

La pratica giornaliera della meditazione ci trasforma radicalmente.

Chi non lavora nella dissoluzione dell'io vive passando da una scuola

all'altra senza avere la possibilità di trovare il suo "centro di

gravità permanente" e muore da fallito senza aver raggiunto

l'Autorealizzazione Intima dell'Essere.

Il risveglio della Coscienza è possibile solo attraverso la

liberazione e l'emancipazione dal dualismo mentale, dal battagliare

delle antitesi e dall'ondeggiare dell'intelletto. Qualsiasi lotta

subcosciente, infracosciente o incosciente si traduce in un

impedimento per la liberazione dell'Essenza.

Ogni battaglia antitetica, per insignificante ed inconscia che sia,

accusa, negli inferni atomici dell'uomo, punti oscuri e sconosciuti.

Osservare e conoscere questi aspetti infraumani del se stesso è

indispensabile per sviluppare la quiete e l'assoluto silenzio della

mente. Solo in assenza dell'io è possibile sperimentare e vivere la

Rivoluzione Integrale o la Rivoluzione della Dialettica.

Il "Blue Time", o Terapeutica del Riposo, ha delle regole fondamentali

senza le quali è impossibile liberarsi dalle catene mortali della

mente. Eccole:

1. RILASSAMENTO: è indispensabile imparare a rilassare il corpo

per la

meditazione; nessun muscolo deve rimanere in tensione. È urgente

provocare e graduare il sonno a volontà. È evidente che la

saggia

combinazione del sonno e della meditazione darà come risultato

l'Illuminazione.

2. RETROSPEZIONE: l'animale intellettuale, dedito alla vita meccanica

quotidiana, si dimentica di se stesso e cade nella fascinazione; va in

giro con la Coscienza addormentata senza ricordarsi cosa ha. fatto

nell'istante in cui si è alzato, ignorando i primi pensieri del

giorno, le sue azioni e i luoghi dove è stato.

Cosa si cerca attraverso la retrospezione? La retrospezione ha come

fine la presa di coscienza di tutte le situazioni o azioni del

passato. Mentre si fa la retrospezione nella meditazione non bisogna

fare delle obiezioni alla mente; bisogna estrarre il ricordo dalle

situazioni accadute, dall'istante in cui si è iniziata la

meditazione

fino al momento della nostra vita che ci interessa. Dobbiamo studiare

ogni ricordo senza identificarci con esso.

3. Riflessione SERENA: innanzitutto dobbiamo renderci pienamente

coscienti dello stato d'animo in cui ci troviamo prima che sorga

qualche pensiero. Bisogna osservare con serenità la propria mente e

prestare la massima attenzione a qualsiasi forma che appaia sul piano

dell'intelletto. Bisogna assolutamente trasformarsi in sentinelle

della nostra mente durante qualsiasi attività movimentata e

soffermarci un istante ad osservarla.

4. PSICOANALISI: bisogna indagare, analizzare, investigare alla radice

l'origine di qualsiasi pensiero, ricordo, affetto, emozione,

sentimento, risentimento... via via che questi fanno la loro

apparizione nella mente. Inoltre durante la psicoanalisi si dovrà

esaminare e investigare profondamente l'origine, la causa e la ragione

o motivo fondamentale di ogni. pensiero, ricordo, immagine o

associazione man mano che questi vanno formandosi nel profondo del

subcosciente.

5. MANTRIZZAZIONE O KOAN: gli obiettivi di questa tappa si possono

sintetizzare nei seguenti punti:

a. mescolare nel nostro universo interiore le forze magiche dei mantra

o koan.

b. risvegliare la Coscienza.

c. accumulare intimamente atomi cristici di altissimo voltaggio.

In questo lavoro psicologico l'intelletto deve assumere uno stato

ricettivo, integro, unitotale, pieno, tranquillo e profondo. Con i

koan o frasi che sconnettono la mente si raggiunge lo stato ricettivo

unitotale.

6. ANALISI SUPERLATIVA: consiste nella conoscenza introspettiva di se

stessi. Durante la meditazione profonda è necessaria la maggiore

introversione possibile. In questo stato si lavorerà nel processo

di

comprensione dell'io o difetto che si vuole disintegrare. Lo studente

gnostico si concentrerà nell'aggregato psichico cercando di

mantenerlo

sul piano della mente. È fondamentale la massima sincerità con

se

stessi.

L'analisi superlativa si può suddividere nelle seguenti fasi:

a. autoesplorazione: cioè indagine nel profondo della Coscienza e

nei

49 livelli del subconscio per conoscere quand'è stata la prima

volta

che si è manifestato quel difetto, quand'è stata l'ultima e in

quali

momenti si è manifestata con più forza.

b. autoscoperta: investigare quali sono gli alimenti dell'io.

Frazionare e dividere il difetto nelle varie parti e studiare ognuna

di queste per riuscire a sapere da quale tipo di io proviene e quali

tipi di io ne derivano da essa.

7. AUTOGIUDIZIO: mettere il difetto sul banco degli accusati. Portare

in giudizio i danni che ha causato alla Coscienza e cercare di vedere

i benefici che trarrebbe la nostra vita dalla sua annichilazione.

8. PREGHIERA: bisogna pregare la Divina Madre Kundalini, la Madre

Interiore e Individuale, con molto fervore. È necessario parlarle

con

franchezza, guardardo dal di dentro tutti i nostri difetti e i nostri

errori affinché lei, che è l'unica capace di disintegrare gli

io, li

disintegri fino alla radice

Tutte le volte che si può bisogna partecipare alle sedute di

meditazione tenute presso i Lumisiali Gnostici.

È imprescindibile praticare la meditazione sempre con gli occhi

chiusi, per evitare le percezioni sensoriali esterne.

Samael Aun Weor

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