Ginevra

Samael Aun Weor


           
GINEVRA

L’Eterna Dama, l’Anima-Spirito (Buddhi) esige sempre dal suo Cavaliere - l’Anima Umana (Manas superiore) - ogni genere di inauditi sacrifici e prodigi di valore...
Ella, la divina Sposa Perfetta, è Ginevra, la Regina dei jina, colei che mesceva il vino a Lancillotto...
Vino delizioso della spiritualità trascendente nelle coppe iniziatiche di Sukra e di Manti...
Coppe che, in definitiva, non sono altro che il Santo Graal nel suo significato di calice della suprema bevanda o nettare iniziatico degli Dèi Santi...
Beato il Cavaliere che, dopo dura lotta, celebri i suoi sponsali con la Regina dei jina!
Sta scritto a caratteri d’oro nel Libro della Vita che all’interno del Buddhi (Anima Spirituale), come in un vaso di alabastro fine e trasparente, arde la Fiamma di Prajna (l’Essere).
Una notte di indiscutibili delizie ebbi la fortuna di incontrare la mia beneamata nei segreti paraggi della Seconda Montagna...
La carrozza della mia promessa avanzava lentamente lungo il sentiero solitario...
Dice una secolare leggenda che la marchesa di Beauprè Passeggiava in un cocchio di singolare bellezza, fatto in Pura porcellana; la carrozza trionfale della mia adorabile Walkiria, però, somigliava piuttosto al tipo di cocchio che la moglie del duca di Clermont usava ai tempi del rococò: vettura splendida con un tiro da sei cavalli i quali avevano finimenti d’argento, così come dello stesso metallo erano i cerchioni e le ruote...
La carrozza trionfale della mia adorata si arresta davanti ad una reggia di porfido lucente, dove la ricchezza e lo splendore di tipo orientale fanno brillare pareti e soffitti a cassettoni...
Lo splendido veicolo sosta davanti alle porte di fulgido bronzo che incutono stupore per la loro maestà...
Ed ecco che la vettura viene sollecitamente avvicinata da un amabile corteggio: principi, nobili e distinti cavalieri, dame affascinanti e delicati fanciulli...
Ad un segnale di qualcuno, obbedisco ed avanzo verso il cocchio dell’Amore: attraverso gioiosi cristalli vedo la mia Walkiria (Buddhi).
Vestita con l’abito nuziale, l’Abito di Nozze dell’Anima, la mia promessa è giunta nel suo splendido cocchio per celebrare gli sponsali...
Unirmi davanti all’Ara Sacra con la mia Anima Gemella, il Buddhi teosofico... Che felicità, Dio mio! Tuttavia, mi fu detto che dovevo ancora attendere un poco...
La virile somministratrice della forza celeste mi faceva aspettare ed io soffrivo in modo indicibile...
In quell’epoca dovetti profondamente immergermi nei Sacri Misteri di Minna, le paurose tenebre lunari di un amore che è fratello gemello della morte...
Lavorai intensamente nella superoscurità del silenzio e nell’augusto segreto dei saggi...
Dovetti attendere un tempo, tempi e la metà d’un tempo ... Io, però, sospiravo per Ginevra, la Regina dei jina (la mia Anima Spirituale).
Una notte, le stelle scintillanti nello spazio infinito parevano avere un nuovo aspetto...
Lontano dal subbuglio mondano, mi trovavo in estasi, dietro la porta ermeticamente chiusa della mia camera...
Fu proprio allora che celebrai le Nozze con la mia adorata (Buddhi): ella entrò in me ed io mi persi in lei...
In quei momenti di beatitudine brillò intensamente il Sole della Mezzanotte (il Logos Solare).
Mi sentii completamente trasformato. Il famoso chakra Sahasrara, il Loto dai Mille Petali, la Corona dei Santi risplendette vittoriosa nella mia ghiandola pineale ed entrai in uno stato che tra gli indù è noto con il termine sanscrito di paramananda (suprema felicità spirituale).
Fu allora che sentii la necessità di trasformarmi in un autentico Brahmavidvarishta con tutte le carte in regola.
I mille yoga-nadi del Sahasrara di fatto mi conferirono potere su certe forze sottili della natura...
Buddhi, la mia Ginevra, la mia Anima Spirituale, oltre a portare il Tattwa Shiva-Shakti al massimo della sua attività vibratoria, aveva posto il Padma Coronario in un particolare stato di intensificate attività mistiche...
Mi vidi, allora, trasformato nel Messaggero della Nuova Era Acquariana, mentre insegnavo all’umanità una Dottrina così nuova e così rivoluzionaria... e tuttavia tanto antica...
Quando aprii la porta della mia camera, l’Occhio di Diamante (la pineale) mi permise di vedere innumerevoli nemici. È ovvio che la diffusione della Gnosi, nel suo aspetto rivoluzionario, accrescerà ogni volta di più il numero dei miei avversari.
Vale la pena di aggiungere che, dopo questo grande evento cosmico, nel Tempio fu portato a compimento un particolare rito nuziale e molta gente prese parte a questa celebrazione dell’Amore...
Nella Quinta Iniziazione del Fuoco avevo indubbiamente incarnato la mia Anima Umana (il Manas superiore della Teosofia).
Ora, però, grazie agli Dèi, con questo matrimonio alchemico e cabalistico, incarnavo anche la mia Anima Spirituale (il Buddhi).
Dentro quest’ultimo, palesemente, arde sempre, in modo inalterabile, la Fiamma di Prajna (l’Intimo).



 

 

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