La Vita

Samael Aun Weor


           
LA VITA
Nel campo della vita pratica si scoprono sempre degli stupefacenti contrasti. Gente danarosa con una bella casa e molte amicizie a volte soffre terribilmente…
Umili braccianti o persone della classe media, invece, a volte vivono nella più completa felicità.
Molti miliardari soffrono di impotenza sessuale e ricche signore piangono amaramente per l’infedeltà del marito…
I ricchi della terra di questi tempi non possono vivere senza guardia del corpo; sembrano avvoltoi rinchiusi in gabbie d’oro…
Gli uomini di stato trascinano le loro catene senza essere mai liberi, circondati, ovunque vadano, da gente armata fino ai denti…
Studiamo la situazione più attentamente. Dobbiamo sapere che cos’è la vita. Ognuno è libero di pensarla come vuole…
Checché se ne dica, nessuno ne sa nulla: la vita è un problema che nessuno capisce…
Quando la gente desidera renderci gratuitamente partecipi della storia della propria vita cita avvenimenti, nomi e cognomi, date, ecc., e raccontare tutto questo gli dà una gran soddisfazione…
Questa povera gente ignora che il suo racconto è incompleto, perché eventi, nomi e date sono solo l’aspetto esterno del film: manca l’aspetto interno…
È urgente conoscere gli “stati di Coscienza”: ad ogni evento corrisponde un certo stato animico.
Gli stati sono interiori e gli eventi sono esteriori; gli avvenimenti esterni non sono tutto…
Per “stati interiori” si intendano le buone o cattive disposizioni, le preoccupazioni, la depressione, la superstizione, la paura, il sospetto, la misericordia, l’autoconsiderazione, la propria sopravvalutazione, la sensazione di sentirsi felici, gli stati di gioia, ecc., ecc.
Indiscutibilmente gli stati interiori possono corrispondere esattamente agli avvenimenti esteriori, essere originati da questi o non avere nessuna relazione con gli stessi…
In ogni caso, stati ed eventi sono due cose diverse. Non sempre gli avvenimenti corrispondono esattamente a stati affini.
Lo stato interiore di un evento piacevole potrebbe non corrispondere allo stesso.
Lo stato interiore di un evento spiacevole potrebbe non corrispondergli.
Avvenimenti a lungo attesi, una volta verificatisi ci hanno lasciato la sensazione che mancasse qualcosa…
Sicuramente mancava l’adeguato stato interiore che avrebbe dovuto combinarsi con l’avvenimento esteriore…
Molte volte è proprio l’avvenimento inatteso quello che ci ha regalato i momenti migliori…
 

 

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