La Morte Mistica

Samael Aun Weor


Abbiamo sofferto molto con i membri del Movimento Gnostico. Molti di loro hanno giurato fedeltà davanti all’Ara dei Lumisiali, molti hanno promesso di lavorare solennemente nella Grande Opera fino all’auto-realizzazione totale e di lavorare all’interno del movimento senza mai ritirarsi: è doloroso dirlo ma tutto è stato vano. Quasi tutti sono fuggiti diventando nemici e trasformandosi in blasfemi, fornicando, commettendo adulterio e seguendo il cammino “nero”. In realtà queste contraddizioni terribili sono dovute al fatto che l’essere umano ha un fondamento fatale ed una base tragica: il fondamento è la pluralità dell’io, la pluralità della catexi sciolta che tutti portiamo dentro.

Bisogna rendersi conto urgentemente che l’io è un’unione di energie psichiche, catexi sciolte, che si riproducono nei bassifondi animali dell’uomo. Ogni catexi sciolta è un piccolo io che gode di una certa auto-indipendenza.

Questi io, queste catexi sciolte, lottano fra di loro. Devo leggere quella rivista, dice l’io intellettuale. Andrò a fare un giro in bici, contraddice l’io motore. Ho fame, dichiara l’io della digestione. Ho freddo, afferma l’io del metabolismo. Nessuno oserà fermarmi esclama l’io passionale in difesa di ognuna di queste catexi sciolte.

Insomma l’io è una legione di catexi sciolte. Queste catexi sciolte vennero già studiate da Franz Hartmann: abitano nei bassifondi animali dell’uomo, mangiano, dormono, si riproducono e vivono a spese dei nostri principi vitali o catexi libere (e cioè dell’energia cinetica, di quella muscolare e di quella nervosa). Ognuno degli io, che nella loro unione costituiscono la catexi sciolta, si proietta nei diversi livelli della mente e viaggia nell’ansia di soddisfare i suoi desideri. L’ego (l’io, la catexi sciolta), non si potrà mai perfezionare.

L’uomo è la città delle nove porte. All’interno di questa città vivono molti abitanti che non si conoscono fra di loro. E ognuno di loro, ognuno di questi piccoli io , ha i suoi progetti e la sua propria mente; questi sono i mercanti che Gesù scacciò dal Tempio con la frusta della Volontà. Questi mercanti DEVONO essere morti.

In questo modo ci possiamo spiegare le molte contraddizioni interne dell’individuo. Fintanto che esiste la catexi sciolta non ci potrà mai essere pace. Gli io sono la causa causorum di tutte le contraddizioni interne; l’io che giura fedeltà alla Gnosi è rimpiazzato da un altro che la odia. L’uomo in conclusione è un essere irresponsabile che non ha un centro permanente di gravità. L’uomo è un essere non sviluppato.

Tuttavia l’uomo non è UOMO, ma soltanto un animale intellettuale. È un gravissimo errore chiamare “anima” la legione degli io. In realtà di verità, l’uomo ha dentro della sua Essenza il materiale psichico, il materiale per formare l’ANIMA (anche se quest’anima ancora non c’è al suo interno).

I Vangeli dicono: “Che ti serve guadagnare il mondo se perdi l’anima?” Gesù disse a Nicodemo che era necessario nascere dall’acqua e dallo spirito per godere degli attributi che corrispondono ad un’anima di verità. È impossibile “fabbricare” l’anima se non si passa attraverso la MORTE MISTICA.

Soltanto se muore l’io potremo stabilire un centro permanente di coscienza all’interno della nostra ESSENZA: questo centro permanente è l’ANIMA. Soltanto un uomo con l’anima può avere continuità di propositi; soltanto in un uomo con anima non esistono le contraddizioni interne e c’è una vera pace interiore.

L’io sciupa miseramente il materiale psichico, la catexi, in continue esplosioni di ira, bramosia, lussuria, invidia, orgoglio, pigrizia, gola... È del tutto logico che se il materiale psichico - la catexi - non si accumula, nemmeno l’anima si può formare. Per creare qualcosa c’è bisogno della materia prima; senza la materia prima nulla può essere fabbricato perché nulla si crea dal nulla.

Quando l’io comincia a morire la materia prima comincia ad accumularsi e di conseguenza inizia a stabilirsi un centro di coscienza permanente. Quando l’io è morto nella sua totalità il centro di coscienza permanente rimane saldamente stabilito.

Il capitale di materia psichica si accumula quando l’io muore finendo così di sprecare energia. In questo modo si stabilisce un centro permanente di coscienza: questo meraviglioso centro non è nient’altro che l’ANIMA.

Può essere fedele alla Gnosi ed avere una continuità di propositi solo chi abbia stabilito dentro di sé il centro permanente di coscienza. Chi non possiede questo centro, oggi potrà stare nella Gnosi e domani potrà trovarsi contro; un giorno in una scuola e un altro giorno in un’altra. Questo tipo di persona non ha esistenza reale.

La MORTE MISTICA è una parte molto ardua della Rivoluzione della Dialettica.

La catexi sciolta si dissolve esclusivamente per mezzo di una rigorosa comprensione. La convivenza con il prossimo, il contatto con gli altri, è lo specchio in cui possiamo vederci nella nostra totalità. Nel rapporto con la gente affiorano e saltano fuori i nostri difetti nascosti e se vi prestiamo una vigile attenzione possiamo vederli chiaramente.

Ogni difetto deve essere prima analizzato intellettualmente e poi studiato con la meditazione.

Molti individui hanno raggiunto la perfetta castità e l’assoluta santità nel mondo fisico ma sono dei grandi fornicatori e dei peccatori spaventosi non appena vengono sottomessi alle prove nei mondi superiori. Nel mondo fisico erano riusciti a porre fine ai loro difetti ma negli altri livelli della mente continuavano con le loro catexi sciolte.

Quando un difetto è totalmente compreso in tutti i livelli della mente si disintegra la sua corrispondente catexi sciolta e muore il suo piccolo io.

È urgente morire di istante in istante. Con la morte dell’io nasce l’Anima. È necessaria la morte dell’io pluralizzato in forma totale affinché si possa esprimere nella sua pienezza la catexi legata, cioè l’ESSERE.

 

 

Samael Aun Weor

 

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