Rilassamento Progressivo - Introduzione

Omjoi



Nel passato non c'era bisogno di particolari tecniche per rilassarsi,
il lavoro fisico intenso o il diverso tipo di stimoli non
permettevano alle tensioni di accumularsi.
Lo stress era di diverso tipo, piu' fisico che psico-fisico.
Oggi si passano ore nel traffico, ore di fronte ad uno schermo (di
computer o televisivo) e la pioggia indiscriminata di informazioni
genera uno  stress di tipo nuovo.
Per questo motivo sui testi, prima di qualsiasi
pratica interiore veniva consigliato semplicemente "rilassatevi", senza
spendere troppe parole su come ottenere il rilassamento.
Oggi per rilassarsi non basta una parola, ci vuole dell'impegno, ci
vuole una tecnica.
Se lo stress e' forte e le tensioni sono immediatamente
cristallizzate nel corpo, io non trovo niente di meglio per eliminarle,
di una bella  catarsi, una meditazione dinamica oppure se e' la mente
che mi da' problemi,  che e' piu' chiacchierina del solito la lascio
sfogare con 45 minuti di gibberish.
Questa e' la mia terapia d'urto.
La terapia di mantenimento invece e' costituita dal Rilassamento
Progressivo.
Ho scoperto la tecnica quasi per caso, ma una volta provata posso dire
che mi ha cambiato la vita.

Il Rilassamento Progressivo (da ora in poi RP) fu ideato negli anni
venti da Edmund Jacobson, uno psicofisiologo statunitense.
Jacobson tramite particolari strumenti (essenzialmente degli
elettromiografi) dimostro' che il rilassamento muscolare
influisce sul sistema neurovegetativo e quindi sullo stato d'animo.
Oggi il RP viene utilizzato nella cura delle malattie psicosomatiche,
nel superamento di situazioni stressanti, di ansie e fobie.
Viene inoltre usato prima e dopo interventi chirurgici soprattutto
legati all'apparato cardiovascolare.
Per quanto riguarda il nostro campo di interesse il RP puo' essere
usato prima di una sessione di meditazione (io lo uso prima di una
lezione di Tai Chi) o subito prima di andare a letto: in molti casi
si avverte subito una sensazione di galleggiamento.
Dopo qualche settimana di pratica ho notato un notevole miglioramento
nella consapevolezza del corpo e nel rilevare nuove tensioni che si
stavano accumulando.
In alcuni momenti il RP mi e' servito per controllare l'ansia.

Il RP si compone di diversi esercizi e ogni singolo esercizio e'
composto da tre fasi: tendere i muscoli, mantenere la tensione e
rilassare i  muscoli.
Il ciclo tensione-mantenimento-distensione produce alla fine un
livello di  rilassamento maggiore che non nel solo rilascio dei muscoli
senza prima una contrazione.
Gradualmente emerge lo stato di rilassamento il cui indicatore e' la
sensazione di pesantezza, di calore o di formicolio.
In teoria il ciclo di apprendimento del RP e' di 4-6 settimane con tre
sessioni giornaliere, in realta' gia' dopo una settimana ho notato dei
benefici.
Perche' apprendimento ? Perche' il solo ciclo
tensione-mantenimento-rilassamento non e' sufficiente, il ciclo non
deve essere meccanico, deve essere accompagnato da un'attenta
osservazione della parte del corpo che si  tende e si rilassa per
poterne rilevare il cambiamento di tensione e l'eventuale riscaldamento.
Pare che la chiave sia di prendere coscienza del tipo e
dell'intensita' delle tensioni.
Dopo alcune settimane di questo allenamento diventa facile percepire
una tensione, localizzarla, aumentarla per pochi secondi per poi
scioglierla.
Ma mano che si progredira' nella tecnica il controllo delle tensioni
diverra' quasi automatico.

Un'alto vantaggio del RP e' che puo' essere praticato ovunque. Gli
esercizi possono essere eseguiti durante una situazione di stress oppure
semplicemente per prevenire e prepararsi a situazioni difficili.



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