Meditazione No Mind Omjoi
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La meditazione no-mind fa parte del ventaglio di tecniche
inventate da Osho e dedicate agli occidentali.
Inventare non e' in effetti la parola giusta visto che Osho ha solo
adattato una tecnica antica.
La maggior parte delle tecniche di Osho comporta l'utilizzo del
corpo per creare confusione, qui si usa direttamente la mente.
La cosiddetta meditazione no-mind e' molto semplice e la sua
semplicita' la rende potente. Osho propone la no-mind in tre fasi,
ma la ricetta che ho seguito io e' ancora piu' semplice e ne prevede
due: una fase di "Gibberish" e una fase di silenzio.
Gibberish e' una parola che deriva dal nome del mistico sufi Jabbar.
Jabbar per tutti gli anni del suo insegnamento non pronuncio' mai
un discorso che fosse intelleggibile: emetteva solo suoni senza senso.
Eppure aveva migliaia di discepoli.
Il suo messaggio era: "la vostra mente e' solo un'accozzagglia di
pensieri, di non senso".
La meditazione no-mind prevede una fase di un'ora di gibberish e una
seconda fase di un'ora di silenzio ponendo l'attenzione sul respiro e
sul battito cardiaco. La seconda fase e' quella in cui si entra in
meditazione.
Durante la fase di gibberish bisogna "parlare in lingua". Come dice
Osho: "Parlate cinese, se non conoscete il cinese, parlate giapponese
se non conoscete il giapponese. Se conoscete il tedesco non parlate
tedesco. Emettete suoni senza senso, ma non limitatevi ai suoni,
muovetevi non rimanete seduti come dei buddha, non e' questo il
momento. Impazzite, agitatevi, gesticolate, ridete, piangete, buttate
fuori tutta la spazzatura che avete dentro. Questo e' il momento di
buttare fuori tutta la confusione in cui vive la vostra mente,
lasciatela libera di esprimersi, liberate la scimmia,
lasciatela correre e saltare finche' si stanchera'".
All'inizio incontrerete molta resistenza, specie se avete una forte
opinione di voi stessi, perche' quello che si deve fare in questo
momento e' comportarsi da perfetti deficenti. All'inizio non e'
facile emettere suoni privi di senso, ma aiutera'
iniziare a dire "lalalala" o "bababababa" l'importante e'
non
rimanere MAI fermi e zitti, bisogna riprodurre esattamente cio' che
fa la mente, cioe' lavorare e parlare di continuo, bisogna
sovraccaricare la mente e darle in abbondanza cio'
di cui si nutre: pensieri, suoni, immagini, movimenti. Deve essere
un'ora di attivita' frenetica e incessante.
Questo e' un bello scossone per l'ego che ve ne dira' di tutti i
colori, sentirete cose come: "ma guarda cosa stai facendo ! Uno della
tua posizione, della tua eta', se ti vedessero i tuoi colleghi, tua
madre, tua moglie...".
In questo momento vi si presentera' in tutta chiarezza il nemico che
dovete affrontare.
Come ho detto, con questa tecnica si affronta la mente di petto, la
si attacca direttamente. Come sapranno coloro che si dedicano alla
meditazione, attaccare i pensieri direttamente porta la mente a
reagire, a contrattaccare con forza eguale e contraria, serve in
pratica a rende la mente piu' tenace.
Allora dove sta l'utilita' ?
Fare gibberish per un'intera ora e' come tirare un asino
recalcitrante: piu' si tira la corda e piu' l'equino si tirera'
indietro, scalcera', si ribellera'.
Alla fine dell'ora di gibberish un colpo di tamburo fara' calare il
silenzio e il praticante si siedera' il piu' comodamente possibile e
porra' l'attenzione sul respiro e sul battito cardiaco. Il corpo
sara' immobile, come pietrificato.
Il colpo di tamburo fara' mollare la corda. La mente, l'asino, ormai
esausto dopo un'ora di sforzi sara' sbilanciato e crollera' a terra.
E' in questo momento che il padrone ne approfittera' e con la potenza
del respiro gli montera' in groppa.
Per un istante l'asino sara' spaesato e si creera' il silenzio, anzi
il Silenzio.
Durante la fase silenziosa si adotteranno tutti gli accorgimenti della
meditazione: osservazione dei pensieri, sospensione del giudizio,
attenzione al respiro, etc...
Per essere veramente efficace la no-mind andrebbe praticata tutti i
giorni per 7 giorni ( o meglio 21 ).