Helena Petrovna Blavatsky e la Società Teosofica

 

Helena Petrovna Blavatsky, risulta essere una delle maggiori figure che hanno caratterizzato il pensiero esoterico occidentale, orientando migliaia di ricercatori accomunati da un profondo spirito di fratellanza che ha contraddistinto l'operato della fondatrice del movimento teosofico. Possiamo affermare che la Blavatsky ha forgiato un nuovo metodo di indagine, attraverso comparazioni universali nel campo della religione, dei miti, delle arti, teso a portare alla luce le profonde radici che legano le diverse tradizioni esoteriche. Helena Petrovna Blavatsky nacque nel 1831 in Russia, il padre era un colonnello dell'esercito tedesco, e indubbiamente la determinazione paterna, fu esempio da cui trasse la sua acuta e precisa modalità di indagine.
Già nell’infanzia unì una profonda curiosità, a capacità psichiche non comuni, palesando una forza di volontà e concentrazione impensabili per una bambina, si racconta che in molti le chiedevano consiglio interpellandola alla stregua di un oracolo. Non c'è da stupirsi che questa sua natura, votata alla ricerca esoterica e all'indagine nell'occulto, presto l'avrebbe portata in conflitto con il rigido ambiente familiare. Il padre le organizzò un matrimonio con un altro militare di carriera, come era
uso in quei tempi dove le unioni avvenivano all'interno delle medesime classi sociali. Ma  il suo matrimonio con il Generale russo Blavatsky durò pochi mesi, sfociando in reciproche incomprensioni: lo spirito libero della Blavatsky mal si adattava all'austerità, e ottusità, della vita militare russa. Letteralmente fuggì dalla Russia e iniziò a viaggiare in Asia Minore, in Europa Continentale, in Egitto, in Israele, e in India, alla ricerca di quel filo comune che lega la storia e il destino dell'uomo. Questi viaggi, in quella grande iniziazione che è la vita, le diedero modo di sfruttare e affinare le sue possenti capacità psichiche, seguendo i suggerimenti e insegnamenti di altri occultisti, delle scuole più diverse. A Parigi, che hai tempi era una delle capitali occidentali dell'occulto, entrò in contatto, praticandolo assiduamente, con lo spiritismo, che da semplice fenomeno si stava evolvendo in disciplina, e per taluni in religione; la sua predisposizione in tale campo le valse la nomea di una delle più potente medium dell'Europa. Ma la vera svolta nella vita esoterica della Blavatsky fu l'incontro, avvenuto visitando le valli dell’Himalaya con il Maestro Morya che la riconobbe come allieva inzianzola alla conoscenza esoterica orientale. Dopo un lungo apprendistato, la Blavatsky decise di tornare in occidente e nel 1873 si trasferì negli Stati Uniti d'America a New York, diventando famosa, grazie alle sue doti paranormali, come Medium presso i circoli di occultismo, fiorenti e attivissimi in quella città, che già stava diventando il crocevia del mondo.
Rimane ancora oggi quasi prodigioso, come questa donna, dalla tempra eccezionale, abbia potuto padroneggiare lingue, concetti, filosofie, in modo tanto brillante, e come la sua mente acuta sia riuscita ad individuare e tracciare le basi portanti dell'umana evoluzione
Nel 1873 iniziò a scrivere e a divulgare sia il suo pensiero, che i messaggi che gli venivano trasmessi da vari Maestri occulti che aveva incontrato sull’Himalaya, con cui era in contatto telepatico e astrale.
Nel 1875 fonda, insieme all’americano, e massone, Steel Olcott, la Società Teosofica, per la diffusione e lo sviluppo dei suoi precetti e messaggi.
Dal 1875 al 1891, data che segna la sua morte, si impegnò in una serie infinita di viaggi per il mondo, dove diffuse le sue idee per il tempo rivoluzionarie, trovando ovunque sostenitori, finanziatori, e detrattori..
I suoi scritti, i suoi libri, i suoi articoli sulle riveste specializzate, e le numerose conferenze si diffusero, come un'onda di un fiume in piena, e hanno portato una nuova concezione dell’essere uomo, e un'idea di universalità e fratellanza che poggia sulla comune origine dell'umanità. La Blavatsky ha influenzato il mondo della cultura e della scienza, ( Jung, Jack London, D. H. Lawrence, Gaugin, Mondrian, Klee, Mahler, Einstein, e molti altri), e ancora oggi molti pensatori e artisti pagano il dazio a quanto da lei lasciatoci. Per avvicinarsi al pensiero della Blavatsky, ancora attuale, il consiglio che posso dare è quello di dare lettura del suo fondamentale testo "La Iside Svelata", chiave di tutto ciò che esotericamente unisce l'Occidente all'Oriente. 

Che cos'è la Teosofia

Innanzitutto la parola "Teosofia" è stata coniata dai filosofi neoplatonici di Alessandria d'Egitto, fra i quali troviamo Ammonio, Plotino, Porfirio, Giamblico e Origine ed indica un sincretismo, una connessione tra la filosofia di Platone ed il misticismo Orientale. Letteralmente "Teosofia" significa Scienza divina, degli dei" ed è il sub-strato e la base di tutte le religioni e filosofie del mondo. Ma si deve essenzialmente ad H.P.BLAVATSKY la raccolta organica e sistematica delle scoperte dei singoli mistici, la quale, sotto la guida dei Maestri, riuscì a presentare al mondo un corpo unitario e coerente di questi insegnamenti che costituiscono la base di tutte le religioni e filosofie antiche.Fino ad allora, infatti, non si poteva ancora parlare della teosofia intesa come una disciplina organica, ma soltanto come di un vago misticismo senza contorni ben precisi e senza rapporti fra le diverse scuole del pensiero mistico religioso. Il merito di H.P.Blavatsky e dei suoi successori consiste nell'aver creato una nuova scienza con tanti elementi eterogenei della più diversa provenienza, in antitesi con le scuole materialistiche, ridando valore a quanto vi è di più essenziale nelle religioni. Oggi quindi intendiamo la Teosofia come una teoria unitaria degli insegnamenti fondamentali comuni a tutte le religioni del mondo. Usiamo il termine teoria nel significato di investigazione o ricerca pura, conforme a determinati principi. Ma oltre all'aspetto teorico (oggetto di studio) vi è l'aspetto pratico (oggetto di esperienza). Questa è solo una piccolissima introduzione ad un argomento tanto complesso e da qui possiamo partire per comprendere, ad esempio, la differenza tra uno studioso di Teosofia ed un Teosofo, e come vivere ed applicare certi concetti nella nostra vita. Ho accennato al significato della parola "Teosofia" e cioè che deriva da due parole greche <theos> (dio) e <sophia> (saggezza), ma questo è ancora molto riduttivo perchè per penetrare pienamente il significato occorre cercare di comprendere a che cosa alludevano gli antichi quando utilizzavano queste due parole perchè dire <dio> o <saggezza> non implica la comprensione di che cosa intendevano coloro che per primi hanno usato questi termini. La radice <theo> che deriva da <tithemi> contiene il significato di <quello che esiste stabilmente> ciò che è giusto, perenne, duraturo e per estensione la Giustizia, l'Ordine, la Legge, come pure il luogo dove esiste o si rende la Giustizia, quindi il regno del Giusto o il <regno di Dio> del Vangelo.. In forma figurata il nome della dea della Giustizia e dell'Ordine per eccellenza è appunto Themis, consorte di Giove o sua <shakti>. Così pure l'ispirazione oracolare o intuizione spirituale veniva chiamata dai greci <Diòs>, da cui deriva il nostro <Dio>. Tale definizione del termine ci permette di comprendere la ragione per cui gli antichi mistici neoplatonici con la parola <theos> intendevano il <Dio interiore>, cioè il Sè superiore, che costituisce il fattore immortale nell'uomo e che parla al Sè inferiore per mezzo della intuizione. La parola <sophia> tradotta semplicemente <saggezza> ha in realta il significato di <abilità, capacità, idoneità,destrezza artistica> e soltanto in senso figurativo significa l'intendere, l'acume, la prudenza, e, come terza accezione la parola ha il significato di <saviezza o sapienza>. Le due parole combinate ci danno una serie di significati con varianti e sfumature notevoli, ma in generale si potrebbero interpretare come <la capacità, l'abilità di uniformarsi all'Ordine spirituale>, rappresentato dal Sè superiore, che in definitiva risulta nella saggezza o conoscenza delle cose divine. Nella <Chiave della Teosofia> alla domanda <Qual'è l'origine del termine Teosofia?> H.P.B. risponde: <Esso ci proviene dai filosofi alessandrini denominati filaleti o amanti della verità...il nome di Teosofia risale al terzo secolo della nostra era, ad Ammonio Sacca e suoi discepoli che istituirono il sistema teosofico eclettico...venivano nominati pure neoplatonici...benché la Teosofia o sistema teosofico eclettico fosse generalmente attribuito al terzo secolo, se dobbiamo credere a Diogene Laerzio, la sua origine è assai più antica...La Teosofia è equivalente al sanscrito Brahmavidya o conoscenza divina...Ammonio Sacca divenne neoplatonico  e come altri grandi veggenti e mistici si dice che la saggezza divina gli venne rivelata nei sogni e nelle visioni....egli si propose di riconciliare ogni sistema di religione dimostrando la loro identica origine, istituire una credenza universale fondata sull'etica...lo scopo principale dei fondatori della scuola eclettica costituisce ancora oggi uno dei tre scopi del suo moderno successore -la Società Teosofica-  e cioè di conciliare tutte le religioni e popoli con un sistema di etica fondata sulla verità eterna>. Da queste parole di H.P..B. riscontriamo che:

  1. che la Società Teosofica è il moderno successore della Scuola Eclettica di Alessandria.

  2. che uno dei suoi scopi era di conciliare tutte le religioni, sette e popoli in base alla legge eterna dell'etica (karma) che tutti hanno in comune

  3. che i teosofi erano detti <filaleti> cioè amanti della verità, appellativo questo che troviamo proclamato dal motto della S.T. stessa e cioè: NON VI E' RELIGIONE PIU' ALTA DELLA VERITA'

  4. che Ammonio e i suoi discepoli erano neoplatonici e cioè ritenevano che le <idee> sono archetipi divini perenni, dimoranti nella Mente divina (Sè superiore) con i quali possiamo venire in contatto interiore per mezzo di una disciplina intellettuale e così apprendere la Verità, perciò venivano chiamati <teodidaktos> cioè <istruiti da Dio>, inteso come Sè superiore.

 In relazione al motto "Non vi è Religione superiore alla verità" desidero riportare una frase del Budda Gotamo che dice: "Non dobbiamo credere una cosa per il solo fatto che è stata detta, nè alle tradizioni perchè ci sono state tramandate dall'antichità, nè alle Scritture dei saggi per il fatto che sono state scritte da loro, nè alle idee che riteniamo ci siano state ispirate da qualche angelo, nè a qualche conclusione tratta da arbitrarie supposizioni, nè perchè si fondano soltanto sull'autorità dei nostri maestri. Dobbiamo credere quando la scrittura, la dottrina, le tradizioni sono confermate dalla ragione e dalla coscienza e quindi vi esortai ad agire in conformità ed abbondantemente". In altri termini il teosofo è un "ricercatore" della verità, non un  credente in qualche "dogma", che comunque ognuno è libero di accettare  o di respingere "senza lode e senza biasimo".   La teosofia consiste nei Principi universali astratti che si trovano alla base di ogni possibile forma di espressione concreta (religioni, filosofie, scienze). Il Teosofo cerca di "intuire" questi Principi al di là delle occasionali forme di espressione ed in questo consiste la caratteristica essenziale del pensiero teosofico che è di incommensurabile valore per il progresso dell'uomo, ma non è facilmente compreso da chi non ha sviluppato il pensiero astratto, spirituale. Grande parte dell'Umanità, anche colta, vive condizionata da distinzioni di razza, di credo, di opinione, di sesso, di condizione sociale, di colore razziale ecc., ma il teosofo cerca di trascendere queste distinzioni che sono cause di conflitti tra i diversi gruppi umani e cerca di scoprire la realtà esistenziale comuna all'umanità tutta. Incoraggiando lo studio comparato delle religioni, filosofie e scienze che sono altrettanti aspetti del pensiero umano condizionato, il teosofo è portato a scoprire i comuni denominatori delle diverse discipline e non solo  i rapporti interdisciplinari, ad un punto di convergenza nella coscienza. Infine il teosofo non è un semplice sperimentatore nel campo delle ricerche psichiche, bensì il suo scopo consiste nella scoperta delle leggi in virtù delle quali operano i fenomeni psichici e le facoltà ancora latenti nell'uomo. Il lavoro necessario è quindi estremamente essenziale:  occorre trascendere i valori convenzionali, le paratie stagne nella mente dell'uomo, per aprire la mente ad una dimensione superiore e ad una Realtà universale. La civiltà attuale, che si trova ad un punto critico della sua evoluzione, in cui il pensiero analitico ha avuto un abnorme sviluppo,  ha una estrema difficoltà ad intuire, intravvedere i Principi universali che reggono tutte le cose, quindi l'uomo, perdendo di vista una Realtà più ampia, agisci in funzione dei dati parziali dati dalla sua esperienza quotidiana e ne rimane condizionato, e si pone in conflitto con tutti gli altri e da questo derivano lotte, miserie, sofferenze, malattie. L'origine di ogni male deriva dalla "avidya"=ignoranza della Legge universale. Nel momento che riconosciamo l'interdipendenza di tutte le cose e riconosciamo l'Unità essenziale, inizia il de-condizionamento dalle limitazioni della personalità e dagli interessi parziali, ed espandiamo la coscienza con l'apertura della mente verso la Realtà globale.Si sviluppa il "discernimento"(mano-dvara-jana=lo schiudersi della porta della mente) tra l'essenziale (universale-permanente) e il non-essenziale (personale-impermanente). Si deve accettare soltanto l'essenza che è la stessa in tutte le cose, cioè lo Spirito che dona la vita all'uomo e nella quale dimora e che lo rende immortale. "Che ogni uomo così disposto proceda a scoprire il proprio ideale, la stella che gli sta di fronte per guidarlo. Che ogni uomo la segua senza mai deviare dal suo sentiero ed è quasi certo che raggiungerà il faro della sua vita -la Verità: non importa dove la cerca o dove la trova....." H.P.Blavatsky.

La Società Teosofica, lo strumento operativo attraverso il quale viene diffuso l'insegnamento della Blavatsky, ha la sede centrale dal 1882 in India, ad Adyar vicino a Madras. Sussistono ovviamente sedi nazionali, e circoli teosofici a livello locale, dove viene sviluppata la ricerca della fondatrice attraverso la ricerca continua. Nel concludere possiamo sicuramente affermare che l'eredità che ci è stata lasciata dalla Blavatsky è rappresentata da un messaggio di amore e fratellanza verso tutti gli uomini, che a prescindere dalle loro differenze fisiche e culturali sono tutti espressione dell'identico raggio creativo, e dalla ricerca della conoscenza come strumento per superare gli egoismi di individuali e nazionali.

   


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