Cabala e San Giovanni:

uno schema meditativo cristiano

a cura di MilleNomi

 

1. Considerazioni iniziali

 

Cabala è tradizione, vale a dire la trasmissione degli strumenti di Conoscenza, e non della Conoscenza che attiene alla sfera della ricerca individuale del singolo. Accettando tale visione della Cabala, slegata quindi da un’esclusività con la cultura iniziatica del popolo ebraico, allora possiamo impegnarci verso una trasposizione della stessa in ambito cristiano.

 

Come sappiamo un metodo di opera con la Cabala, è quello di porre in corrispondenza al Glifo ( che è insieme di simboli e segni relazionati fra loro da leggi, e che ha valore difforme rispetto alla mera sommatoria delle singole componenti ) dei versi sacri. La finalità di ciò risiede nel radicare nell’inconscio dell’operatore semi di luce che poi troveranno maturazione successiva, disvelando ( per associazione immaginifica ), quanto è coperto dall’ombra dell’ignoranza.

Nel Nuovo Testamento è il Vangelo di Giovanni per intensità mistica, per valore simbolico, per sacralità dell’atto tramandato, quello che maggiormente può contribuire ad un’opera di “educazione” e “formazione” del retto pensare in ottemperanza all’idea di perfezione divina a cui dobbiamo necessariamente tendere.

Avendo presente una scala, che al meglio rappresenta nel suo valore simbolico l’ascesa verso il Divino e la rovinosa caduta verso il mondo inferino, constatiamo che tre sono le condizioni di stato possibili:

• Stato di quiete ( a rappresentazione del livello del nostro essere intimo )

• Ascesa ( il nostro tendere verso l’Ideale Superiore )

• Discesa ( il nostro precipitare verso un piano dal vibratorio lento e denso )

Ognuno di questi stati comporta una determinata energia per essere configurabile in quanto tale, ma solamente l’Ascesa e lo Stato di quiete necessitano di chiara volontà e impegno, infatti la discesa è spesso frutto della vittoria di forze inerziali che ci spingono in una rovinosa caduta, verso un piano più denso. Tutto il nostro Universo è entropico, e la lotta dell’esoterista è volta alla vittoria verso tale innegabile stato di cose.

2. Pratica

 

Tre sono i centri del corpo umano: plesso solare ( Associato alla Vergine Maria ), plesso cardiaco ( Associato al Cristo ) e zona intracigliare ( Associata al Padre ). Ognuno di questi centri è spiritualmente deputato in modo diverso, ma complementare, alla realizzazione dell’Opera di Reintegrazione umana sul trono divino.

Su ognuno di questi centri si deve visualizzare, durante la pratica meditativa, i versi relativi alla sephira, con cui stiamo lavorando.

Fasi del lavoro:

• Conseguire il giusto e adeguato stato di rilassamento.

• Visualizzare la sephira scelta in corrispondenza del centro su cui stiamo lavorando.

• Dare forma semifluida al nostro pensiero, recitando il verso sacro conforme.

• Lasciare affiorare liberamente le immagini che del nostro inconscio.

• Nota di quali immagini si sono associate alle diverse fasi della pratica.

• Lavorare su tali immagini, frutto dell’affioramento, in retrospezione.

 

Sephira

Il Piano

Discendere

Salire

IL REGNO

Malkuth

Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo?

Ma quelli gridarono: «Via, via, crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Metterò in croce il vostro re?». Risposero i sommi sacerdoti: «Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare».

Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco

FONDAMENTO

Yesod

E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le giare»; e le riempirono fino all'orlo.

«Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete

ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna

GLORIA

Hod

E il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi, e noi vedemmo la sua Gloria,Gloria come unigenito dal Padre pieno di Grazia e Verità

amavano infatti la gloria degli uomini, più della Gloria di Dio.

E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse

ETERNITA'

Netzach

In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini

«Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte".

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna

BELLEZZA

Tiphareth

«Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!

Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato

In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».

GIUDIZIO

Gerubah

Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio!

Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori

E anche se giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato

AMORE

Chesed

Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore

Ma io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio.

E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

INTELLIGENZA

Binah

Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera».

Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma non lo riconoscevano apertamente a causa dei farisei, per non essere espulsi dalla sinagoga;

Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.

INTUIZIONE

Chokman

I Giudei ne erano stupiti e dicevano: «Come mai costui conosce le Scritture, senza avere studiato?»

Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna

Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d'asina.

CORONA

Kether

Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!

la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.

Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo»

Associare al centro del corpo umano su cui stiamo lavorando l’adeguato atto devozionale prima dell’apertura della pratica.

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